“Contro l’illegalità ci metto la firma”,

Si è concluso ieri, simbolicamente, il percorso sulla legalità dell’Istituto Comprensivo Polo 1. Dopo gli incontri con le Forze dell’Ordine: Polizia Ferroviaria, Guardia di Finanza, D.I.A.(Divisione Investigativa Antimafia), gli studenti hanno celebrato la Giornata della Legalità con letture dedicate alle vittime della mafia. “Contro l’illegalità…ci metto la firma”, questo il titolo dell’attività svolta. La centralità della Cittadinanza Attiva nella formazione scolastica è stata più volte sottolineata negli ultimi anni; quale simbolo, dunque, è più pregnante nell’esercizio dei nostri diritti se non quello dell’apporre la propria firma? Unica e irripetibile come la nostra impronta digitale, come la nostra identità. Prima il nome poi il cognome e che sia leggibile, chiara, per sottoscrivere il “no” ad un mondo illegale. “La legalità è la nostra priorità”, ”Noi siamo la legalità” così l’intestazione di alcuni fogli recanti la raccolta di firme degli alunni. Si è discusso molto nelle classi, soprattutto si è sottolineato, da parte dei docenti, il sacrificio delle vite di Giovanni FalconePaolo Borsellino, magistrati uccisi dalla mafia e di quella del generale Carlo Alberto Dalla Chiesa.
Nello scorso anno scolastico, per onorare la memoria dei due magistrati, le classi terze hanno incontrato a Lecce, nel teatro dei Salesiani, la giudice galatinese Maria Francesca Mariano, magistrato della Corte di Assise di Lecce, autrice di ”Falcone e Borsellino. Storia di un dialogo”. Lo spettacolo allestito dalla compagnia Erasmus Theater, itinerante in tutto il territorio nazionale, ha impressionato profondamente adulti e ragazzi per  i risvolti umani nella descrizione dei due giudici.
La sorpresa più bella e commovente è stata quella di scoprire, proprio oggi, che tra gli alunni ci sono figli e nipoti degli uomini che hanno fatto parte della scorta delle vittime. Siamo certi che le firme di questi studenti sono state apposte con una consapevolezza più profonda, senza niente togliere alla convinzione  delle altre.
Sentirsi parte attiva della comunità scolastica, cittadina, nazionale e internazionale si può…esercitando i nostri diritti nella legalità.

 

Mercoledì, 25 Maggio, 2016 - 00:04