"In Contrada Cascioni si coltivino i nostri prodotti DOP"

Rifondazione Comunista di Galatina aveva visto giusto nell’opporsi al progetto per la realizzazione di un grande insediamento commerciale in località Calcioni a Collemeto, bocciato dal parere paesaggistico della Regione Puglia. Ed infatti dall’8.7.2013 con le osservazioni contro la determinazione dirigenziale di non assoggettare tale richiesta alla procedura di VIA e con la nota dell’8.10.2013 denunciava le carenze della documentazione presentata da Pantacom in un progetto che impatta violentemente contro la storica natura agricola di quei suoli e che avrebbe pregiudicato per sempre la loro vocazione e sviluppo urbano e socio-economico.
Lo sciagurato progetto Pantacom, infatti, ricade su zone agricole ad altissima e qualificata produttività. La realizzazione dell'area commerciale integrata cancellerebbe completamente la possibilità di rilancio di tali zone a forte valenza ambientale e paesaggistica, la cui vocazione dovrebbe oltretutto essere potenziate ed espanse come dichiarato dalla Regione Puglia nel nuovo Piano Paesaggistico Territoriale, con cui rafforza la tutela del paesaggio.
Ed infatti è proprio dalla Regione Puglia che è arrivata la bocciatura del progetto esattamente per le stesse ragioni denunciate un anno fa da Rifondazione Comunista, che, al contempo, denunciava anche la inconsistenza delle garanzie fornite da Pantacom anche sul piano economico, che non ha mai rispettato neppure gli obblighi economici derivanti da una convenzione comunque svantaggiosa per il territorio.
Ed in effetti, Pantacom, che non ha mai prestato la fideiussione, sebbene irrisoria, stabilita per l’avvio dell’iter procedurale di autorizzazione, figurarsi come avrebbe potuto mantenere fede al miracolo economico promesso di lavoro per tutti, di sviluppo del territorio, con il quale ha beffato Galatina ed i suoi cittadini e con cui ha cercato di nascondere una realtà fatta di continue chiusure dei mega centri commerciali dopo pochi anni dalla loro apertura, dopo aver distrutto tutto il tessuto commerciale intorno a loro ed aver seminato solo disoccupazione.
Rifondazione Comunista rilancia la proposta già fatta un anno fa di avviare un progetto alternativo di valorizzazione agricola della zona con le nostre colture tipiche, al fine di creare una filiera DOP che realmente rappresenti la crescita e lo sviluppo del nostro territorio.

Venerdì, 27 Febbraio, 2015 - 00:03