In Consiglio regionale la situazione dei trasporti in Puglia

Sulla sicurezza del trasporto ferroviario, iscritto al secondo punto all’ordine dei lavori del Consiglio regionale, è, ieri, intervenuto l’assessore regionale ai trasporti Antonio Nunziante che ha relazionato sulla situazione dei trasporti in Puglia.
L’assessore Nunziante ha iniziato il suo intervento con il riferimento alla tragedia del 12 luglio 2016 e le vittime dell’incidente, che “hanno determinato un cambiamento epocale nella storia trasportistica non solo di questa regione, ma anche dell’intero Paese”. “Infatti, dopo venti giorni da quel tragico incidente – ha precisato - il Ministro Delrio firmava un decreto con l’annessione delle ferrovie regionali nel novero delle ferrovie interconnesse, sotto il controllo dell’Agenzia nazionale per la sicurezza ferroviaria, il che ha comportato una serie di obblighi che porteranno nel breve e nel medio tempo un rilevante, quanto decisivo salto di qualità”.
La programmazione dei fondi strutturali del ciclo 2007-2013 sono stati 83 milioni, tutti impegnati per la sicurezza, e di quello in corso 2014-2020 ulteriori 171 milioni cominciano a dare i primi frutti – ha spiegato Nunziante chiarendo che sulla linea Bari-Barletta l’intervento di raddoppio dei binari è stato completato fino a Corato e il sistema di controllo marcia treno, cosiddetto SCMT, è stato completato ed è in esercizio fino a Ruvo. Entro il corrente anno le velocità commerciali e il regime di circolazione della linea ritornerà alla normalità almeno fino a Corato, mentre il raddoppio sulla Corato-Andria vedrà la luce nel 2019.
L’assessore ha precisato che il Piano nazionale della sicurezza, di 700 milioni, prevede che 300 di questi milioni siano per le ferrovie interconnesse alla rete nazionale, cioè le nostre Sud-Est, Ferrovie del Gargano, Bari Nord, mentre 398 milioni sono per le cosiddette Ferrovie isolate, cioè le nostre FAL.
La Regione Puglia, quindi, di questi 300 milioni ne beneficia una larghissima parte, cioè è assegnataria di una quota di riparto fondi FSC pari a oltre 115 milioni di euro, destinati al potenziamento e miglioramento del servizio trasporto pubblico, e in particolare al miglioramento della sicurezza ferroviaria.
In data 10 ottobre 2017, sono state sottoscritte apposite convenzioni tra il Governatore della Puglia, il Ministro delle infrastrutture e ciascuna delle tre ferrovie interconnesse operanti sul territorio regionale.
Con i fondi del Programma operativo 2007-2013 e del Programma operativo 2014-2020, la Regione ha già finanziato interventi di messa in sicurezza ferroviaria in specifiche tratte per un importo complessivo di oltre 72 milioni, che vengono così ripartiti: oltre 27 milioni alla Ferrotramviaria, 11.950.000 euro al Gargano, alle Ferrovie del Sud-Est 75 milioni. Anche FAL, che non è interconnessa, avrà un finanziamento di 23 milioni.
“Il Governo regionale si sta muovendo in due specifiche direzioni – ha detto l’assessore. La prima, con una campagna di rinnovo del materiale rotabile, sia automobilistico che ferroviario. La seconda, con l’imposizione nei nuovi contratti di obbligazioni di servizio orientati sempre di più alla qualità, alla quantità dei servizi, al loro accento smart, all’intermodalità e efficacia”.
L’obiettivo più volte dichiarato è quello di rinnovare completamente la flotta dei treni regionali di qui al 2023.
Saranno investiti complessivamente 400 milioni di euro per i nuovi treni, di cui 100 milioni quale quota parte di cofinanziamento delle società di trasporto. Questo denaro pubblico proviene dalle risorse PO FESR 2014-2020, dalle risorse del Fondo per lo sviluppo e la coesione e dalle risorse proprie della Regione.
Nunziante ha anche esplicitato alcuni dati sui servizi automobilistici. Stante la condizione di stress del sistema pugliese dei trasporti, la politica regionale di indirizzo alla programmazione del trasporto pubblico ha auspicato, da parte degli ATO, l’adozione di condizioni di flessibilità nell’attuale fase di definizione delle relative reti di competenza.
Verranno affidati al mercato circa cento milioni di chilometri all’anno, che le imprese sapranno raccogliere proponendo le migliori soluzioni, tese ad assicurare tanto l’equilibrio economico di gestione quanto il miglioramento della qualità del servizio erogato.
Saranno 130 i milioni di euro che saranno investiti nei nuovi bus, ecologici, moderni, sicuri e adeguati all’utenza con mobilità ridotta. Di questi, i primi 56 milioni sono già stati programmati e assegnati con la delibera di Giunta n. 325/2017. Le imprese assegnatarie del contributo garantiranno un cofinanziamento del 30 per cento. Le procedure di gara sono già state concluse e nel primo semestre 2018 verranno consegnati ai pugliesi 378 nuovi bus. A questi, sempre nel 2018, saranno aggiungi altri 200 riguardo il 30 per cento dell’attuale flotta dei bus adibiti a servizio interurbano, migliorando l’attuale anzianità media dei 1.700 bus in circolazione, portandola dagli attuali sedici anni a meno di dieci anni.
L’assessore nel corso della relazione è passato poi alle infrastrutture ferroviarie.
“Il potenziamento del trasporto ferroviario di persone e merci – ha detto - costituisce uno dei punti di forza del piano attuativo del Piano regionale dei trasporti 2015-2017. Il corrente ciclo di programmazione, e in particolare i fondi strutturali PO FERS 2014-2020, possono concretizzarsi in tre azioni: intervento di potenziamento dell’offerta ferroviaria e miglioramento del servizio; rafforzare le connessioni dei nodi secondari e terziari delle aree interne e di quelle dove sono localizzati significativi distretti di produzione agricola e agro industriale con i principali assi viari e ferroviari della rete transeuropea dei trasporti. La terza azione riguarda l’intervento di potenziamento dei servizi di trasporto pubblico regionale e interregionale.
Un breve cenno anche ai cosiddetti interventi della lunga percorrenza, le cui priorità strategiche sono il completamento del raddoppio della linea adriatica tra Lesina e Termoli, per il quale sono da tempo disponibili i finanziamenti per la tratta Lesina-Ripalta, 106 milioni, che riguarda il contratto integrativo di sviluppo 2012 e la realizzazione della linea ad alta capacità (Napoli-Foggia-Bari) necessaria per garantire il collegamento dell’intera regione alla rete alta velocità nazionale. I lavori riguardanti l’intervento raddoppio della tratta Ruvo-Corato della linea ferroviaria Bari-Barletta, con importo complessivo pari a 31milioni di euro, risultano conclusi per quanto attiene alle opere strettamente ferroviarie, cioè le opere civili, armamento e trazione elettrica.
“Tuttavia – ha precisato Nunziante - l’apertura all’esercizio delle opere non può aver luogo in quanto, a seguito dell’entrata in vigore del decreto ministeriale n. 58/2016, più volte qui richiamato, il progetto degli impianti di segnalamento e di sicurezza del servizio dovrà essere sottoposto a verifica da parte dell’Agenzia nazionale della sicurezza”.
L’assessore ha evidenziato che ad oggi, Ferrotramviaria sta predisponendo il bando per l’avvio dei lavori di attrezzaggio tecnologico di entrambi i binari con blocco automatico MGRC, sistema di controllo marcia treno e attrezzaggio della stazione di Corato con il nuovo apparato centrale computerizzato multistazione. L’apertura all’esercizio dell’intera opera è stimata entro il 31 dicembre 2018.
L’assessore ha fatto riferimento anche agli interventi programmati per le Sud-Est, dicendo che sono sostanzialmente finalizzati alla messa in sicurezza della linea quali finanziamenti aggiuntivi di un programma specifico sulla sicurezza finanziato con fondi statali Piano operativo infrastrutturale.
Di particolare rilievo anche altri interventi rivenienti dalla passata programmazione fra cui la metropolitana di superficie, la cosiddetta Martina-Lecce-Gagliano, per cento 30 milioni di euro che prevede opera di elettrificazione della linea e soppressione dei passaggi a livello. Intervento per il quale è stato sottoscritto di recente il disciplinare tra Regione e Ferrovie Sud-Est per l’avvio dei lavori, che dovrebbe avvenire in questo mese di gennaio, e la cosiddetta “bretella ferroviaria Sud-Est barese” per 120 milioni, che interessa i Comuni di Bari, Triggiano, Capurso e Noicattaro.
Per ciò che attiene il materiale rotabile l’assessore Nunziante ha precisato che risultano finanziati 25 elettrotreni, così distribuiti fra le diverse società: con il POR Puglia, sono stati dati 5 elettrotreni alle Sud-Est, 3 elettrotreni a Trenitalia, 3 elettrotreni alle Ferrovie Lucane; con la delibera Asse tematico C, 5 elettrotreni alla Ferrotramviaria, 2 elettrotreni alle Ferrovie Appulo-Lucane, 1 elettrotreno alle Ferrovie del Gargano; per il Patto per la Puglia, 5 elettrotreni alle Ferrovie Sud-Est; con il PAT, 1 elettrotreno alle Ferrovie del Sud-Est.
Per quanto riguarda la sicurezza delle strade, il cui soggetto attuatore è l’ANAS, Nunziante ha detto che sono completamente in itinere e già programmati la Statale 16 Tangenziale Ovest Foggia per 186 milioni, completamento sull’itinerario Bradanico-Salentino 105 milioni, intervento di adeguamento di 65 milioni per quanto riguarda Taranto, la cui Provincia ha proposto una rimodulazione delle opere.
È stato dato, ha evidenziato Nunziante, un nuovo impulso alla Strada Statale 275. Dopo parecchi con i sindaci si è giunti alla decisione di realizzare il tratto Maglie-Montesano Salentino con quattro corsie e da Montesano Salentino a Leuca si andrà con il vecchio tracciato, cioè con due corsie. Un Un breve cenno è stato fatto nei riguardi degli aeroporti da cui è emerso che sono in corso diversi interventi di potenziamento infrastrutturale degli aeroporti di Brindisi per 30 milioni di euro, nonché l’adeguamento delle infrastrutture di volo dell’aeroporto di Grottaglie. Sono in corso le procedure per il prolungamento della pista di volo dell’aeroporto di Foggia e l’affidamento ad Aeroporti di Puglia degli studi propedeutici alla sua destinazione quale polo della Protezione civile.
Dopo la relazione dell’assessore regionale ai trasporti Antonio Nunziante sulla situazione dei trasporti in Puglia è seguito il dibattito. La consigliera del M5S Grazia Di Bari con il suo intervento, ha voluto dare voce anche agli oltre duemila pugliesi che, nei giorni scorsi, hanno potuto firmare una petizione, con la quale chiedono sicurezza e potenziamento del servizio di trasporto pubblico, “perché bisogna dire basta ai viaggi della speranza, perché viaggiare in Puglia è questo, è diventata una speranza - ha detto”.
Ha ripercorso la storia dei lavori che hanno interessato la tratta ferroviaria Barletta-Bari.
“L’adeguamento ferroviario dell’area metropolitana nel barese, approvato nel 2007 e finanziato con 180 milioni di euro di fondi europei FESR Puglia 2007-2013, avrebbe dovuto essere ormai al taglio del nastro rosso, invece purtroppo è ancora tutto fermo – ha precisato”.
Rivolgendosi all’assessore Nunziante ha chiesto “quali sono le opere finanziate con la precedente programmazione e previste nel cronoprogramma che sono quindi state completate ed hanno ricevuto il collaudo entro il 31 dicembre 2015”.
Ha annunciato di aver presentato insieme all’intero gruppo M5S anche un ordine del giorno nel quale veniva ripreso chiaramente quelle che sono le richieste dei pendolari. Riferendosi al raddoppio del binario della tratta Andria-Corato, ha analizzato la rivoluzione dei lavori sulla rete dal giorno del disastro ferroviario sulla stessa tratta (12 luglio 2016), rilevando che la gestione del servizio dal giorno successivo alla tragedia fino ai giorni nostri è indecente e ne sono testimoni i pendolari che vivono un disagio notevole quotidianamente a causa dei veri e propri viaggi della speranza, con autobus e treni stracolmi”.
Per il capogruppo di Dit Ignazio Zullo i dati esposti dall’assessore, danno l’idea che la consapevolezza dell’investimento sulla sicurezza dei trasporti è migliorata e si è rafforzata nella nostra regione, ritenendolo quindi un dato molto positivo.
“È evidente che abbiamo bisogno di investimenti – ha ribadito Zullo – sia sulle infrastrutture, sia sui mezzi di trasporto, oltretutto anche sulla formazione delle risorse umane”. Zullo si è detto confortato nel senso che questa consapevolezza e questa attenzione verso il tema della sicurezza dei trasporti è ormai parte integrante dei contenuti di questa Regione. Zullo ha detto di essere anche felicemente impressionato dalla relazione, in termini di investimenti che vanno nella direzione delle trasformazioni molto veloci e che molto spesso attengono a una necessità, quella di razionalizzare la spesa e di efficientare i servizi, cioè trovare un migliore equilibrio tra un’economicità di spesa e una maggiore efficienza ed efficacia dei servizi pubblici. Questo presuppone una flessibilità anche dei Piani di trasporto, che non possono essere rigidi.
Il consigliere di FI Domenico Damascelli ha chiesto di mettere in sicurezza determinate situazioni, chiedendo che si faccia quello che realmente si può fare, limitatamente agli importi che sono stati stanziati. Si è detto pronto a lavorare insieme e a collaborare per dare risposte alla nostra comunità.
Ha chiesto di risolvere il problema legato al passaggio a livello sulla Bitonto-Santo Spirito frequentato non solo dai bitontini, ma anche dall’hinterland interno che attraversa la città di Bitonto per raggiungere la località di Santo Spirito e la 16bis. Ha anche di intervenire nel tratto della strada provinciale 231, ex Strada Statale 98, compreso tra Bitonto e Modugno, perché poi da Modugno in poi diventa nuovamente a quattro corsie con spartitraffico.
Secondo il capogruppo di EsP Sabino Zinni riferendosi a quanto esposto dalla collega Di Bari ha precisato che piani non vanno assolutamente confusi e che i disagi che i pendolari, specialmente quelli della tratta di Andrea e di Corato, vivono dal giorno dopo di quella immane tragedia sono reali e sono una cosa che ha una sua drammaticità. “Però, sarebbe troppo facile trovare a quei disservizi e a quei disagi un capro espiatorio ha detto Zinni. Bisogna analizzare le responsabilità e soprattutto provare a fare un’operazione diversa: trovare dei rimedi possibili tenendo conto che quella tratta, come tutti sappiamo, forse non tutti i cittadini vengono messi a conoscenza di questo, ancora oggi si trova, quanto all’esercizio, sotto sequestro, e quindi non è possibile ripristinarla”.
“Credo anche che sia un tentativo abbastanza non percorribile quello di sovrapporre il piano dell’indagine penale sulle responsabilità di quel tragico evento con il piano civilistico del rapporto del contratto di servizio tra la Regione Puglia e la società che esercisce quel servizio, perché i due piani non sono sovrapponibili - ha precisato Zinni”.
L’intervento del consigliere Gianni Giannini, ex assessore ai trasporti, è stato un intervento teso a dare un contributo di conoscenza del sistema trasportistico, spiegando che il piano di attuazione del Piano regionale dei trasporti definisce il sistema attraverso il quale viene garantita la mobilità a tutti i cittadini, ricorrendo a dei principi che sono l’interoperabilità, l’interconnessione, l’intermodalità, la sicurezza, la qualità dei servizi.
Poi c’è il Piano triennale dei servizi – ha precisato - un Piano con il quale la Regione definisce i servizi minimi, cioè quelli che debbono essere garantiti per forza. L’autorità che deve occuparsi della gestione di questo Piano e dell’attuazione di questo Piano - ha detto Giannini - sono i bacini, che coincidono con i territori delle Province. Il governo di questi bacini è in capo alle Province e alla Città Metropolitana, che hanno l’onere di organizzare il servizio sul territorio. Quindi, la Regione Puglia non ha l’obbligo o non è nelle sue responsabilità l’organizzazione materiale del servizio e la programmazione di carattere generale nell’ambito della quale si inserisce l’organizzazione dettata, come è giusto, dai territori, per un concetto di immediatezza, di conoscenza del territorio e delle esigenze”.
“Di sicurezza ferroviaria in Italia si parla dal 1980 - ha detto l’ex assessore - con una serie di proroghe e di rinvii adottati dal legislatore nazionale, ed è vero, io non faccio fatica a dire che il blocco telefonico probabilmente era uno strumento obsoleto. È pur sempre, però, uno strumento legale riconosciuto dalla legge italiana e quindi adottato dai concessionari del servizio e non solo in Puglia, in tutto il territorio nazionale”.
“L’episodio purtroppo ha determinato non solo la perdita di vite umane, ma ha determinato anche delle altre conseguenze - ha detto Giannini – come l’adozione di provvedimenti”.
Per il capogruppo di FI Nino Marmo che la riflessione che avrebbe potuto fare questo Consiglio regionale doveva essere più complessiva, più generale, riguardare il tema del trasporto pubblico locale e non incentrarsi su una questione drammatica, che ha coinvolto le vite di quante famiglie hanno subìto quell’incidente. “Le domande che ci dobbiamo porre – ha detto Marmo - è su come rimettere in moto la vita, garantendo quella vita, e sul perché oggi quella tratta è ancora chiusa. Poi, chiediamo certezze sulle date, su quello che dovrà accadere e su come il grande progetto possa essere realizzato senza termini della programmazione”. “Noi dobbiamo rimettere in vita quello che è scomparso alle persone, cioè la speranza”.
Nella replica finale l’assessore Nunziante ha fatto riferimento, tra l’altro, a un recentissimo finanziamento ministeriale di poco di 38 milioni di euro destinati alla Città Metropolitana di Bari, di cui 7 milioni saranno destinati alla realizzazione di un sottopasso a Bitonto per la eliminazione di un passaggio a livello, come richiesto in precedenza da Domenico Damascelli.
L’assessore ha anche richiamato il defunto assessore Negro “perché con lui stavamo parlando del trasporto dei diversamente abili, che era una sua competenza, che abbiamo finanziato. Abbiamo detto alle Province di essere innanzitutto celeri, e le abbiamo diffidate perché rischiano di avere il commissariamento, ma soprattutto di essere flessibili sui cosiddetti servizi minimi. E su quello noi andremo a vedere come poter affrontare la questione del trasporto”.
In chiusura l’assemblea ha deciso di trasformare due ordini del giorno presentati da M5S e da Gianni Liviano circa il potenziamento di tratte ferroviarie e automobilistiche in raccomandazioni. Gli interessati verificheranno in assessorato con i tecnici se ci sono i presupposti per le implementazioni.

Mercoledì, 10 Gennaio, 2018 - 00:03