Consiglio provinciale contro la ricerca di petrolio nel Golfo di Taranto

Si svolgerà lunedì 21 a Palazzo dei Celestini e sarà presente anche Michele Emiliano

Un Consiglio provinciale monotematico, alla presenza del presidente della Regione Puglia Michele Emiliano e di altri rappresentanti istituzionali, sul progetto di prospezione di idrocarburi liquidi e gassosi nelle acque del Golfo di Taranto, presentato dalla società Schlumberger Italiana Spa, che ha ottenuto il riconoscimento della “compatibilità ambientale”, con decreto del Ministro dell’Ambiente e della Tutela del territorio e del mare, il 18 ottobre scorso.
E’ quello che si terrà lunedì 21 novembre, alle ore 9.30, nella sala consiliare di Palazzo dei Celestini a Lecce, convocato in seduta monotematica straordinaria. All’ordine del giorno, dunque, un solo argomento: “Procedura di valutazione di impatto ambientale di competenza statale – ID VIP 2883 – Permesso di prospezione di idrocarburi liquidi e gassosi in mare D3 F.P. – S.C. – nel Golfo di Taranto (Zona marina F) – Proponente: Schlumberg Italiana Spa”.
“Come noto, il competente Ministero dell’Ambiente ha concluso positivamente le procedure di valutazione ambientale VAS – VIA relative alla prospezione per la ricerca di idrocarburi nel golfo di Taranto (area denominata “d 3 F.P. – S.C.”) mediante prospezione sismica con tecnologia air-gun”, si legge nella nota di invito alle autorità competenti a firma del presidente della Provincia di Lecce Antonio Gabellone .“La Provincia di Lecce, nel ribadire la assoluta contrarietà a qualsiasi attività di ricerca e di estrazione di idrocarburi nel mare Ionio e lungo le coste salentine e pugliesi, ha indetto, sull’argomento, un Consiglio, nel corso del quale interverrà anche il presidente della Regione Puglia”.
Sono stati invitati, inoltre, i presidenti delle altre Province pugliesi (Brindisi, Foggia, Taranto, Bari, Bat) e di quelle di Matera, Cosenza e Crotone, il rettore dell’Università del Salento, Cisl, Cgil, Uil, Legambiente Puglia e Italia Nostra.
La Provincia di Lecce conferma, così, il suo impegno nella difesa delle coste del Salento dai programmi di ricerca di petrolio in mare che, questa volta, prevedono l’utilizzo della tecnica degli air gun.
Il progetto della società Schlumberger Italiana, che ha la sua sede legale a Parma, prevede la realizzazione di un’indagine geofisica 3D a grande scala in un’area situata nel Golfo di Taranto, di fronte alle coste della Puglia, della Basilicata e della Calabria. L’area interessata ricopre una superficie di circa 4030 kmq e si trova ad oltre 12 miglia dalle coste. Le attività previste consistono della registrazione di profili geofisici con la tecnica sismica di riflessione 3D e l’utilizzo degli air gun.
Il progetto ha ottenuto il parere positivo con prescrizioni (n. 1940 dell’11 dicembre 2015) dalla Commissione tecnica di verifica dell’Impatto ambientale VIA e VAS.
La Regione Puglia ha già espresso parere contrario il 20 febbraio 2015, con il decreto n. 214. Sulla stessa linea anche la Regione Basilicata, che si è pronunciata sfavorevolmente il 17 marzo dello scorso anno.
Già il mese scorso il presidente della Provincia di Lecce Antonio Gabellone, su questo argomento,  aveva chiamato a raccolta i sindaci dei 13 Comuni del Salento interessati al progetto (Galatone, Ugento, Racale, Sannicola, Castrignano del Capo, Taviano, Porto Cesareo, Morciano di Leuca, Patù, Gallipoli, Alliste, Salve e Nardò),per dare vita ad un incontro con l’obiettivo di valutare insieme ogni iniziativa utile a salvaguardare il territorio salentino. Inoltre, lo stesso tema è stato affrontato anche dalla seconda Commissione consiliare, presieduta dal consigliere provinciale Roberto Martella e convocata su richiesta del consigliere provinciale Danilo Scorrano.

Domenica, 20 Novembre, 2016 - 00:03