Condannati a 8 e 6 mesi di reclusione i due giovani sorpresi a rubare in un appartamento

Decisiva la visione dei filmati di sorveglianza

Si è svolto ieri il processo per direttissima per Ivan Cuna (24 anni) e Antonio Giannini (18 anni). Il primo è stato condannato ad otto mesi di reclusione e dovrà restare in carcere. Il secondo, invece, è stato scarcerato dopo avere ottenuto i benefici della pena sospesa essendo stato condannato a sei mesi di reclusione. Gli avvocati difensori dei due imputati erano Lavinia Gala e Fabrizio D’Errico.
I fatti
Nel pomeriggio di domenica gli agenti del Commissariato di Polizia di Galatina hanno proceduto all’arresto in flagranza di reato di tentato furto aggravato in concorso di Ivan Cuna, nato a Galatina nell’88, e di Antonio Giannini, nato a Scorrano nel’94. Sono accusati di reati contro il patrimonio. Si è giunti all'arresto dopo una segnalazione al 113 di un furto in atto in vico Del Monte. E' stata così immediatamente inviata una volante che, giunta in quella strada, ha notato il Giannini, volto già noto alle forze dell'ordine, che cercava di allontanarsi. E' stato bloccato. Poi si è proceduto a contattare la proprietaria dell’abitazione che aveva inoltrato la richiesta d’intervento, la quale ha denunciato che, mentre si trovava in cucina a consumare il pranzo, aveva sentito dei forti rumori provenire dalle altre stanze della casa.
Dopo aver fatto il giro dell'appartamento si è spostata nel vano scala. Lì ha sentito che qualcuno stava forzando la porta di accesso del deposito del terrazzo da cui si accede in casa. Si è messa a urlare, è scesa in strada e, insieme a dei vicini, ha chiamato la Polizia.
E' poi tornata sul terrazzo dove ha potuto notare che ignoti avevano forzato la porta, messo a soqquadro il deposito e iniziato a manomettere la serratura della porta che dal deposito del vano scala porta nell’abitazione.
Per terra sono stati rinvenuti un cacciavite e un tubo in ferro, di circa un metro. I due malfattori si erano evidentemente allontanati dal terrazzo di un’abitazione retrostante, attraverso un’impalcatura adiacente ai muri che si affacciano nel cortile di vico Del Monte. Il Giannini è stato accompagnato in ufficio dove si è proceduto a visionare le telecamere di video sorveglianza della città, istallate su via Lillo angolo via Umberto I. Si è così potuto accertare che alle ore 12.38 il Giannini faceva ingresso su via Corte De Paolis insieme a un altro individuo e che, alle 13.30 successive, vi usciva, sempre in compagnia dello stesso soggetto. Mentre però il Giannini veniva bloccato dalla Volante, il suo compagno si dileguava a piedi nelle vie limitrofe.
Di fronte alle risultanze investigative al Giannini non è rimasto altro che collaborare con i poliziotti ai fini dell’identificazione del suo complice, che è risultato essere Ivan Cuna, anch’esso già conosciuto dagli investigatori. Saputo l’indirizzo della sua abitazione, i poliziotti del Commissariato lo hanno raggiunto a casa dove sono stati accolti dal padre il quale ha dichiarato che il figlio si trovava insieme alla fidanzata a Ferrara. Le telecamere avevano però ripreso in maniera chiara e inequivocabile il ragazzo. Constatato che comunque Cuna non era in casa, il ragazzo è stato cercato da tutte le volanti nel centro cittadino finchè, alle successive ore 17.10, Cuna e la sua fidanzata sono stati fermati in via Vallone.
Gli indumenti indossati dal Cuna e dal Giannini sono sotto sequestro, perchè erano gli stessi indossati nel momento del tentato furto, come si evince dalla visione delle immagini. Sottoposti a sequestro anche il cacciavite e il tubo in ferro, utilizzati per forzare la porta del terrazzo dell’abitazione.
I due arrestati, dopo le formalità di rito, sono stati ristretti, d’intesa con il P.M. di turno dr. Negro, presso la Casa Circondariale di Lecce.

Mercoledì, 16 Gennaio, 2013 - 00:05

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