Con i soldi delle multe i Vigili imparano a sparare
“Coloro che prestano servizio armato presso enti pubblici o privati sono obbligati ad iscriversi ad una sezione di tiro a segno nazionale e devono superare ogni anno un corso di lezioni regolamentari di tiro a segno”. Il primo comma dell’articolo 1 della Legge 28 maggio 1981 (non 1991!) n. 286 vale anche per i Vigili Urbani di Galatina perciò il loro comandante Antonio Orefice, ha stabilito che debbano ottemperare all’obbligo.
Le “esercitazioni all’uso delle armi da fuoco nel corso degli anni 2014 e 2015 si sono tenute presso il Poligono di Tiro dell’Unione Italiana Tiro a Segno abilitato all’addestramento al tiro con armi da fuoco “Principe di Piemonte”, con sede in Lecce al viale Grassi s.n.c., unico poligono di tiro abilitato all’addestramento al tiro con armi da fuoco presente in provincia di Lecce”.
È accaduto, nei giorni scorsi, che i responsabili del poligono abbiano richiesto per le prestazioni del biennio appena trascorso 3120,00 euro (1000 in più di quelli già stanziati).
Il Dirigente ha allora deciso (Determinazione Numero 1177 del 02-09-2016) che quei denari vadano prelevati dal “Capitolo 03011028 - Formazione ed addestramento personale tiro a segno con proventi contravvenzioni codice della strada”.
Sono circa una decina gli agenti della Polizia Locale galatinese in possesso di un’arma. La più moderna, una Beretta 7,65 sembra che abbia una ventina di anni.
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