Commissione Comunale per le Pari Opportunità: l’Assessora Giaccari risponde (o no?)

Nel mese di settembre è stato pubblicato l’avviso pubblico per la composizione della Commissione Comunale per le Pari Opportunità (CPO) di Galatina, al quale ho partecipato inviando la candidatura. A distanza di mesi, non avendo notizia dell’esito, ho rivolto alcune domande all’Assessora alle Pari Opportunità Maria Rosaria Giaccari che, per iscritto, ha risposto come di seguito riportato:
Nel regolamento approvato con delibera di C.C. n. 71 del 30 luglio 2007 all' Art. 3, punto 5, si afferma che "la nomina della Commissione avviene entro 90 giorni dall'insediamento della nuova Amministrazione": a quasi 10 mesi dall'insediamento del Sindaco, perché Galatina non ha ancora la sua Commissione Comunale per le Pari Opportunità?

Il primo avviso di composizione della Commissione Pari Opportunità è stato pubblicato il 22 settembre 2017, quindi nei termini. Nel nuovo regolamento, che sarà sottoposto al voto in consiglio comunale, sono stati eliminati i termini per la nomina della CPO al fine di consentire ad un'Amministrazione comunale, appena insediata, di poter calendarizzare gli impegni.

 All'Art. 3, punto 2, si afferma che "La presenza femminile nella Commissione, nella sua totalità (15 componenti), deve essere di norma di due terzi": dal verbale del Consiglio Comunale del 12 Gennaio 2018 si evince che la partecipazione maschile è stata praticamente nulla. Come si procede in questi casi?
L'art.3, al punto 2, cita il termine “di norma” e non “obbligatoriamente”. Ritengo che viviamo in un paese democratico e nessuno può obbligare qualcun altro a partecipare a qualcosa, quindi si procederà senza uomini.

Sempre nel corso del medesimo Consiglio Comunale, il Presidente ha dichiarato il suo essere favorevole all'allargamento della Commissione per "dare la possibilità a queste signore e signorine che si sono rese disponibili gratuitamente per questa commissione di poterci partecipare": non sarebbe stato più appropriato parlare, semplicemente, di "donne"? Il primo passo verso il riconoscimento di pari diritti e opportunità passa anche dalle parole...
Il riconoscimento di pari diritti e opportunità non passa dalle parole usate ma dai fatti concludenti. Conosco personalmente il Presidente del Consiglio comunale e il suo grande rispetto per le donne.

Come e con quali mezzi la città è stata informata della pubblicazione del bando?
Con la pubblicazione di un Avviso pubblico sul sito istituzionale dell'Ente, anche ripreso da alcuni organi di informazione.

Perché, avendo ricevuto un numero di candidature più che sufficiente, non si è proceduto (come da regolamento) alla selezione dei membri della Commissione, ma si ritiene necessario allargare il numero dei facenti parte?
Proprio perché si doveva costituire una Commissione pari opportunità, non si è voluto togliere a nessuno l'opportunità, e rimarco l'opportunità, di partecipare. Si voleva evitare, ricorrendo al voto, che qualcuno potesse essere escluso.

Tra le varie notizie del sito web del Comune, compare un articolo dal titolo "4^ Commissione" Politiche sociali e dell'integrazione - Cultura - Diritto allo studio e servizi scolastici - Sport - Politiche giovanili - Pari opportunità con Presidente Noel Alberto Vergine: di cosa si occupa questa commissione? In cosa si differenzia da quella che si sta tentando di comporre?
Si tratta di due cose completamente differenti. La Commissione, cui Lei fa riferimento, è la IV Commissione consiliare permanente, ex art.12 del regolamento del consiglio comunale di Galatina, composta da consiglieri comunali. Basterebbe aver letto il nostro regolamento comunale, anche senza particolare impegno, per capirlo.

C'è una data indicativa entro cui possiamo confidare nella nomina della Commissione?
Galatina avrà la sua Commissione Pari Opportunità prima dell'estate. La sua composizione è fra le priorità della nostra amministrazione.

Quindi i 90 giorni si riferiscono alla nomina della CPO o alla pubblicazione dell’avviso? La differenza tra “nomina” e “avviso di composizione” appare evidente. E la IV Commissione consiliare permanente di cosa si occupa e in cosa si differenzia dalla CPO in via di definizione? Rimandare alla lettura di altri documenti senza fornire risposta diretta a domanda diretta non aiuta a ridurre la distanza tra la città e chi la amministra.
Se l’intervento dell’Assessora voleva puntualizzare e chiarire, l’obiettivo non è stato raggiunto. È diritto di ciascuno/a chiedere delucidazioni a chi amministra, laddove vi siano perplessità su argomenti riguardanti la propria città. Allo stesso tempo dovrebbe essere interesse politico rendere accessibili e comprensibili i documenti funzionali alla completezza delle informazioni. È da ribadire infine, con forza, che le parole sono importanti: non si parla di mancanza di rispetto, ma di costruzione collettiva di “cultura” (questa, però, è tutta un'altra storia).

La città attende, fiduciosa, i fatti concludenti.

 

Sabato, 31 Marzo, 2018 - 00:09