Come ricambiare il dono della vita?

Festa della Mamma e visita alla Basilica di Santa Caterina

 

La Scuola “Maria Gloria Vallone” del Rione Italia, nata nell’ottobre 1968, continua alla grande. Dall’allora, l’insegnante e tutti gli altri operatori hanno lavorato alacremente con i bambini raggiugendo ottimi traguardi didattici e cognitivi-formativi. Fra queste citiamo solo alcune: sviluppo dell’identità, socializzare con gli altri compagni senza perdere la propria autonomia, apprendere conoscenze, competenze e abilità.

Caratteristiche dimostrate durante la “Festa della mamma” del 7 maggio 2016.

E sono proprio le mamme a dare il via alla festa inserendo, sul murales “La vita”, l’impronta della propria mano su un albero che oltre ai rami e foglie vi sono le faccine dei bambini. Ogni bambino, infatti, sembra che dica: “Forse non potrò mai ricambiare il dono che ci hai dato: LA VITA”.

Gli altri tre, realizzati sul muro esterno della scuola, riportano significati che ci fanno riflettere molto.

Il primo: “Le stelle, i fiori, il mare e … i BAMBINI”.

Il secondo: “Scuola dell’infanzia (Maria Gloria Vallone) dove tutto è una grande EMOZIONE”.

Il terzo: “I bambini rinforzano l’amore, allungano le notti, rendono la casa felice, fanno dimenticare il passato, danno senso al FUTURO”.

I quattro murales, meravigliosi e di un’importanza morale, sono stati realizzati dall’architetto Celeste Andrani.

Abbiamo detto che è la festa della mamma ma, i protagonisti sono sempre i bambini. Questi, già presenti nella grande sala e aiutati dalle tre insegnanti, esprimono il loro amore verso la propria madre con canzoni, poesie, lavoretti e una borsa rossa. Oltre a rendere felici le mamme, hanno creato un’atmosfera gioiosa, battendo le mani e muovendosi a ritmo musicale.

 

 

MAMMA

Se fossi un pittore,
dipingerei un quadro
con tutti i colori del creato.
Al centro metterei
un cuore tutto d’oro
e sotto scriverei:
Mamma, tu sei il più bel tesoro!
Ho pregato un poeta di farmi una poesia
Con tanti auguri per te,
mamma mia,
ma, il poeta ha risposto
che il verso non gli viene,                
così ti dico solo:
Ti voglio tanto bene!

Se al mio fianco ci sei tu
sono felice … anzi di più!

TANTI AUGURI MAMMA!

Ritornello
Mamma, mammina, oilì oilà,
sei più bella di un lillà,
mamma, mammina, oilì oilà,
sei più dolce di un babà.

Prima di nascere ho bussato alla tua pancina mia dolce e cara mammina,
con una voglia matta di stringere la tua manina.
Appena ti ho visto ho subito pensato:
“Ragazzi … che mamma! Come sono fortunato!”

Ritornello ..

La prima volta che ti ho chiamata
tu eri un po’ addormentata,
ma ti sei subito svegliata.
La parola “mamma” è come una carezza
Che regala un’immensa tenerezza.

Ritornello

Oggi è la tua Festa:
ti vorrei riempire di fiori dai piedi alla testa,
tanti bei fiori tutti rosa
per dirti: Mamma, sei meravigliosa,
sei splendente, sei luminosa!

Ritornello

Ho deciso: ti regalo tutto il mio amore
nascono dentro al mio cuore,
ti dirà quanto bene ti voglio a tutte le ore.
Vieni mamma, fatti abbracciare,
ora ti voglio tanto coccolarti!

 

La festa non termina qui ma, continua con una lunga passeggiata, attraversando le strade del Rione Italia per arrivare alla Basilica di Santa Caterina.

Un favoloso percorso: le mamme tengono fortemente la manina dei piccoli. La passeggiata, in effetti, rappresenta il Pellegrinaggio che ognuno di noi deve compire per meritare in Paradiso.

Arrivati alla porta centrale, Padre Efrem spiega con semplici parole il significato religioso della Porta Santa. Questa, rappresenta l’inizio e la fine del Giubileo e soprattutto vivendo cristianamente si può arrivare a Gesù. Altro simbolo è l’Indulgenza plenaria e con essa si rafforza la vita cristiana.

Si arriva ai piedi dell’altare e dopo aver preso posto fra i banchi, Frate Rocco dà il benvenuto. Segue la preghiera di una mamma.

 

Signore Gesù, insegnami a capire, ad accettare,
a favorire dei mie figli.
Guida i miei gesti, ispira le mie parole
perché nulla in me li ostacoli
nel seguire la strada in cui li hai chiamati.
Fammi attenta ai loro bisogni, rispettosa dei loro sentimenti,
capaci di sostenerli nel momento del dubbio o della prova.
Donami il coraggio dell’amore di disinteressato,
pronto al sacrificio.
E la madre tua Maria mi sia ogni giorno
di conforto, di aiuto, e di esempio in questo cammino.

Ultima tappa. Si esce dalla chiesa salutando la statua di San Francesco e per recarsi nel chiostro. Qui, ci si saluta e si consumano dei dolcini.

Per aver goduto di una giornata indimenticabile dobbiamo ringraziare tutti gli operatori che hanno contribuito alla buona riuscita della festa fra cui: i docenti Congedo Mary, De Lorenzis Raffaella, Carachino Luciana; Ada Marra, De Prezzo Maddalena, Mario Paglialonga e Padre Efrem Baldasso.

Arrivederci ai prossimi incontri: Recita di fine anno 11 maggio; Saggio motorio 30 maggio; Saluto 11 giugno.

 

 

 

Mercoledì, 11 Maggio, 2016 - 00:07

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