Colubro leopardino trovato morto in via Ugo Lisi
A giudicare dalla sua lunghezza, circa 150 centimetri, era un esemplare femmina ed era molto bello. Purtroppo il 3 dicembre scorso , quando i Vigili Urbani sono stati avvertiti e sono subito accorsi in via Ugo Lisi, il Colubro Leopardino era già morto e giaceva immobile sul marciapiede. Non hanno potuto fare altro che avvertire gli addetti alla rimozione della carcassa.
Lo Zamenis Situla, questo il nome scientifico del serpente, era considerato un animale sacro fin dai tempi della Magna Grecia e, come tale, veniva venerato nei templi dedicati ad Esculapio.
Non è velenoso e si nutre di topi, piccoli mammiferi e lucertole. Non morde e se ha paura fugge via. Viene ucciso perché viene confuso con una vipera, anche se il suo colore è completamente diverso.
È molto agile e slanciato e presenta una colorazione e un disegno sul corpo inconfondibile; il capo è stretto con occhi rotondi di colore arancione, presenta una fila di macchie irregolari marroni e rosse su tutto il corpo, bordate di nero su una base chiara di colore beige e una fila di macchie più scure sui fianchi.
Vive preferibilmente nelle campagne incolte, fra i muretti a secco, fra le cataste di legna e nei prati. Lo si incontra solo in alcune regioni italiane, fra cui la Puglia. Il suo periodo di riproduzione va da aprile a maggio. La femmina dopo circa trenta giorni dall’accoppiamento con il maschio depone cinque uova che si schiudono, generalmente dopo sessanta giorni. I serpentelli appena nati sono già lunghi circa 30 cm e sono indipendenti dalla madre.
Secondo la Convenzione di Berna , appartiene ad una specie protetta perché a rischio di estinzione. Uccidendolo si commette un reato.
Non è la prima volta che a Galatina viene ucciso un serpente per ignoranza. Sarebbe bene che, a partire dalle Scuole Medie ai nostri ragazzi venisse fatta conoscere tutta la fauna locale ed, in particolare, le specie protette.
Tweet |