Colture distrutte, Galatina fra le zone più colpite

Nel Salento è iniziata la conta dei danni alle colture che si preannunciano ingenti. A lanciare l'allarme è Coldiretti Lecce.  L'eccezionale ondata di gelo e neve dei giorni scorsi ha infatti messo sotto scacco il mondo dell'agricoltura leccese. L'area maggiormente colpita è la fascia ionica della provincia, ed in particolare le campagne di Ugento, Leverano, Copertino, Nardò e Galatina, aree dedite alle colture orticole invernali. Distrutte tonnellate di broccoli, cavolfiori, bietole, finocchi. Le temperature scese al di sotto dello zero hanno infatti gelato le colture.
Danni anche alle serre. Leverano l'area più colpita, con il carico della neve, che in alcuni punti ha raggiunto il mezzo metro di altezza, che ha danneggiato le strutture e gli impianti floricoli. Ed ancora danni alle patate novelle dell'areale di Racale e Ugento: gli impianti speciali di irrigazione che si attivano quando la temperatura cala drasticamente sono saltati per il gelo compromettendo irreversibilmente le colture.
Faremo subito una stima capillare dei danni su tutto il territorio – dice il direttore di Coldiretti Lecce, Giuseppe Brillante – e chiederemo alla Regione di attivare lo stato di calamità naturale per aiutare i coltivatori a fronteggiare le perdite subite a causa di questa anomala ondata di gelo”.
“Tutte le colture e le produzioni risultano danneggiate - afferma Donato Rossi, presidente di Confagricoltura Puglia- Solo nella zona a cavallo fra Bari e Taranto ci risultano collassati ben 350 ettari di uva da tavola, per un danno stimato approssimativamente in un milione di euro”.
Per non parlare della produzione lattiero-casearia. “Le aziende zootecniche della Murgia - dice il responsabile regionale di Confagricoltura - sono per la maggior parte totalmente isolate e non possono
conferire il latte ai caseifici”. Secondo la normativa vigente, il latte non conferito diventa in poche ore rifiuto speciale da smaltire secondo procedure e con costi che aggravano ulteriormente la
situazione.
Danni incalcolabili anche a serre e vivai, danneggiati dall’eccessivo peso della neve. Particolarmente grave la situazione per le produzioni orticole: “Le aziende associate - spiega Donato Rossi - ci segnalano ortaggi in pieno campo, completamente congelati che non potranno mai essere commercializzati”.
“Una stima dei danni, che ammontano a milioni di euro - dice il presidente di Confagricoltura Puglia - non può che essere parziale in questo momento. Tuttavia non è difficile immaginare che i
contraccolpi di tali eventi calamitosi si protrarranno a lungo con ripercussioni sull’economia agricola e agroalimentare regionale”.

Martedì, 10 Gennaio, 2017 - 00:06

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