Colacem di Galatina, concluso l'iter burocratico per la concessione allo stabilimento dell'Autorizzazione Integrata Ambientale
Con la Conferenza dei servizi, tenutasi ieri nello stabilimento di via Corigliano, si è concluso l’iter amministrativo che dovrebbe portare al rilascio a Colacem dell’AIA (Autorizzazione Integrata Ambientale) necessaria per consentire all’azienda di ammodernare l’impianto allungando la ciminiera e modificando il filtro elettrostatico in un più sicuro filtro a maniche.
All’assemblea degli enti interessati hanno preso parte la Provincia (l’ing. Merico ha, in sostanza, diretto i lavori), la Regione, l’Arpa, l’Asl Lecce, lo Spesal, i comuni di Galatina, Soleto, Cutrofiano, Corigliano d’Otranto e Zollino.
Le circa quaranta persone presenti hanno visitato i luoghi fondamentali dello stabilimento (fermo da luglio) e in particolare l’area di stoccaggio del carbone che dovrà essere coperta.
“Sono rimasto meravigliato di come è la cementeria”- ha commentato alla fine del giro Paolo Pulli. Il consigliere comunale del M5S non faceva parte della delegazione del Comune di Galatina ma, dopo avere atteso a lungo, all’ingresso della fabbrica, l’arrivo (intorno alle ore 10:30) dei rappresentanti della Provincia è stato ammesso, come ospite, a presenziare ai lavori, seguito poco dopo dal verde De Giorgi.
A comporre la delegazione di Palazzo Orsini, oltre al Sindaco Marcello Amante, c’erano Cristina Dettù, assessore all’ambiente, Loredana Tundo, assessore ai lavori pubblici, Pierantonio De Matteis, consigliere comunale e Nicola Miglietta, architetto del Comune.
La presenza dell’Amministrazione Amante -si legge in un comunicato diffuso in serata- “è stata orientata alla tutela del territorio e della salute dei suoi cittadini. Il sindaco infatti, di concerto con gli altri sindaci presenti, ha chiesto a più riprese di eliminare le ceneri provenienti da Cerano, sia le leggere sia le pesanti (previste con due distinti codici CER tra quelle utilizzabili a norma di legge dello stabilimento) e ha puntato poi l’attenzione sul ciclo dei controlli proponendo un protocollo d’intesa tra tutte le amministrazioni comunali coinvolte e le aziende potenzialmente inquinanti del territorio, tra cui la stessa Colacem, al fine di realizzare un ulteriore monitoraggio tanto dell’aria quanto dell’acqua (a partire dalla falda acquifera)”.
Alle richieste dei primi cittadini, pur non essendo l’argomento all’ordine del giorno e non riguardando la concessione dell’AIA, hanno risposto i rappresentanti di Arpa ed Asl sottolineando come non sia sufficiente aumentare il numero di centraline quanto piuttosto disporre di un apparato mobile da posizionare nei punti scientificamente ricavati attraverso la “mappa delle massime ricadute”. I dati -hanno,concordato i tecnici presenti- vanno poi letti ed interpretati dagli Enti preposti.
A fine seduta il Sindaco di Zollino ha presentato una lettera scritta su carta intestata con i loghi di dieci organizzazioni mediche in cui, fra l’altro, si chiedeva che “l’AIA Colacem venga subordinata alla realizzazione di una Valutazione di Impatto Sanitario (VIS), da effettuarsi secondo linee guida accreditate (ISPRA, Ministero della Salute), ad opera di tecnici di rilevanza nazionale ed esperti di tali metodiche, e utilizzando un approccio combinato tossicologico ed epidemiologico. La VIS, sebbene non obbligatoria, appare ineludibile sia ai fini dell’adeguata definizione qualitativa e quantitativa dell’impatto sanitario pregresso dell’impianto Colacem, sia a fini di epidemologia predittiva (previsione degli effetti sanitari dell’impianto ad AIA realizzata) e per tutelare al meglio l’ambiente e la salute delle comunità esposte”.
Pur ribadendo che la VIS non è, per legge, legata all’AIA, Colacem, rappresentata fra gli altri dal suo direttore generale, Fabrizio Pedetta, e da Giovanni Vincenti, direttore del cementificio galatinese, si è detta pronta ad aderire ad una Valutazione di Impatto Sanitario che comprenda tutte le aziende dell’area e sia gestita da Agenzie super partes.
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