Ciao Stefano, educatore ed arbitro di tante partite

Caro Direttore, le scrivo perché giovedì nella frazione di Collemeto è accaduto un evento straordinario. Straordinario per vari aspetti e proprio per questo necessario di una testimonianza. Ha compiuto il suo ultimo viaggio un giovane (e già questo è degno di nota per una realtà piccola come la nostra), si chiamava Stefano. La cosa ancor più straordinaria è che non si vedevano tanti giovani riuniti in un paese ormai per vecchi, da tanto, tantissimo tempo. Tanti giovani che, grazie all’incontro avuto con Stefano, hanno dato una lezione di vita a tutti noi.
Stefano era un educatore dell’Oratorio San Giovanni Bosco di Collemeto, ma non basta dire questo per poter percepire quello che lui ha trasmesso a questi giovani, i quali si incontrano per riflettere, condividere e giocare. Giocare a palla a volo, grazie allo spazio che la Parrocchia mette a disposizione dei nostri ragazzi, che altrimenti non avrebbero alternative e dove i genitori si sentono tranquilli nell’affidare i propri figli.
Questa è la grandiosità del cuore puro che aveva Stefano. Dal niente ha saputo creare un vortice di sorrisi, di momenti felici e spensierati e ieri, gli stessi ragazzi, per dare l’ultimo saluto al loro maestro di vita, così l’hanno definito, hanno fatto vibrare nell’aria il suono di tanti fischetti colorati, uno per ognuno, per nascondere le lacrime e la tristezza impressa sui loro volti.
Stefano era l’arbitro delle tante partite a palla a volo, che ha presenziato quasi sino all’ultimo, nelle giornate soleggiate e non, perché sapeva che i suoi ragazzi lo aspettavano. Ha lottato tanto perché amava troppo la vita. Era l’arbitro anche nel momento in cui, dava i suoi preziosi consigli, quando un “suo “ragazzo si ritrovava di fronte ad una scelta difficile.
Ci sono tanti modi per educare, e se l’educatore, in qualsiasi campo esso operi, sia scuola, sia Oratori, sia strada, vive l’esperienza di donare all’altro come una missione da compiere e con spirito di sacrificio, come Stefano ha fatto nella sua vita, il risultato è garantito. Si raccolgono i frutti.
Ecco, caro Direttore, vorrei si sapesse che Collemeto è fatto anche di questo.
Sara De Matteis

Sabato, 1 Febbraio, 2020 - 00:07