"Ciao Maestro", un successo la presentazione

Chiunque abbia avuto modo e voglia di assistere alla presentazione del libro "Ciao Maestro" il 14 dicembre scorso presso l’aula magna dell' Istituto Polo 1, in piazza Cesari, ha avuto piena contezza che per realizzare grandi eventi non servono ingenti investimenti ma grandi persone. La dirigente, Anna Antonica, ha moderato l’incontro presentando l’autrice, Simona De Giorgi, e tracciando un'analisi, reale e scrupolosa, dei "docenti"- termine attuale per definire i maestri.
Se diventano vittime della burocrazia, dei programmi, della fretta e dell'ansia di terminare, se inseguono lo stipendio hanno fallito, hanno svilito la loro funzione e sminuito il proprio lavoro che, in realtà, è una professione capace di regalare emozioni e soddisfazioni solo se la si vive con passione, pazienza, devozione.
L’insegnante, quello vero, l’erede di quei maestri che hanno guidato gli italiani fuori dall’analfabetismo diffuso, è colui che ha carisma e fascino, capace di interagire con gli alunni con amore e autorevolezza.
L’autrice, intervenuta subito dopo, ha tracciato l’immagine del padre, mestro e nonno. Attento, presente, scrupoloso ed amato, profondamente amato. Il libro è nato dalla voglia di lasciare un umile ma tangibile segno delle filastrocche, dei racconti, dei disegni e degli schizzi del maestro De Giorgi. E' stato bello, a tratti commovente, ripercorrere la quotidianità di un padre che ora "seduto sulle nubi ci guarda, alle prese con i nostri travagli, e sorride".
Il maestro De Giorgi è stato e rimane un punto di riferimento non solo per i figli ma anche per tutti i suoi concittadini. Tanti i racconti di ex alunni che vincendo la timidezza, hanno deciso di intervenire per ricordarlo e condividere con i numerosi presenti il proprio ricordo indelebile, misto di rispetto e profonda ammirazione. Importante l’intervento del sindaco di Minervino, Fausto De Giuseppe, che ha conosciuto il maestro De Giorgi da alunno e, a distanza di anni, affermato professionalmente come professore, lo ha voluto al suo fianco all’inizio del suo percorso politico. Si è parlato del maestro De Giorgi come di un caro vecchio amico di tutti, disponibile ed umano, maestro auterevole, capace di istruire ed educare gli alunni, appassionarli, coinvolgerli ed incutere rispetto ed ammirazione anche fuori dalla scuola e a distanza di anni. Un maestro che, precursore della nuova didattica, ha insegnato insiemi e classificazioni attraverso uscite ed osservazioni sul territorio. Abbiamo scoperto l’uomo e politico De Giorgi, grazie al brillante intervento dell’onorevole Urso a cui l'età e la saggezza consentono di ripercorrere gli anni, sviscerando errori e pregi, con interventi schietti e, talvolta, faceti. Emerge la consuetudine a collaborare per il bene comune, cooperare anche con l’avversario politico pur di soddisfare le necessità dei cittadini, annotate su un taccuino passeggiando per le strade della propria città, la ferma volontà di porsi a servizio degli ultimi dimenticando i propri interessi, l’umiltà di chiedere ad altri, più esperti, per evitare errori. E‘ stata proprio una bella serata al termine della quale la Dirigente ha ceduto la parola alle giovani, giovanissime generazioni di alunni che hanno presentato il nuovo modo di fare scuola. Tra i blocchi logici e l'abbecedario ed il CLIL, il Coding, la Flipped Classroom c’è la passione, filo conduttore fra generazioni differenti di Maestri, quelli con la M maiuscola, che vivono il ruolo con orgoglio e gioia tutti giorni, che non incarnano la voglia di apparire e primeggiare ma nutrono come unico desiderio quello di educare le generazioni future e costruire rapporti umani capaci di tracciare un solco che il tempo non cancella ma rafforza.

Mercoledì, 19 Dicembre, 2018 - 00:05