Ciao maestra!

“Una maestra ti prende per mano, ti tocca la mente, ti accarezza il cuore” ed è proprio questo che Rosalba, nel corso della sua lunga carriera da insegnante, ha fatto con i suoi piccoli alunni. Nata a Galatina in una umile famiglia, mamma Alda e papà Franco le insegnano fin da subito il sentimento dell’amore, che la accompagnerà per tutta la sua vita.
Il tempo passa, Rosalba cresce, inizia a frequentare la scuola dell'infanzia e, forse, è proprio lì che comprende quella che sarà la sua vocazione: tutte le bambine in fondo, almeno una volta durante il loro percorso scolastico, sognano di poter diventare delle maestre.
Intraprende così il Liceo Magistrale, poi l’Università, laureandosi quindi in Pedagogia.
Finalmente il sogno di Rosalba inizia a prendere forma, a diventare realtà: diventa insegnante presso una scuola dell'infanzia.
Chissà come sarà stato il primo giorno in quella scuola, quante belle emozioni, quante speranze e quanta gioia nel cuore, quanta felicità nel sentirsi chiamare per la prima volta “maestra” da quei piccoli che cercano fiducia nello sguardo della propria insegnante, nei suoi gesti, e a cui rimarranno legati per il resto della loro vita conservando ricordi indelebili di momenti preziosi vissuti con lei.
Trascorrono i mesi, gli anni e la nostra maestra inizia a cogliere i primi frutti da quei semini piantati nei cuori dei suoi alunni: li vede crescere, diventare sempre più grandi, li osserva mentre raggiungono i loro primi traguardi, si compiace per i loro successi, portando dentro di sé la soddisfazione e l'orgoglio di averli formati, di aver insegnato loro qualcosa di importante e conservando la speranza di aver lasciato qualcosa in loro.
Cambiano le scuole in cui Rosalba insegna e, infine, assume il ruolo di maestra presso la scuola dell'infanzia in via San Lazzaro, a Galatina. Qui incontra colleghe che diverranno sue amiche e qui, per la prima volta, la sua famiglia e la sua passione si fondono in una cosa sola, diventando qualcosa di magico, di straordinario: diventerà, infatti, insegnante del suo amato nipote Francesco.
Tra recite natalizie, lavoretti per la festa della mamma e preparativi per la festa del papà, arriva il 26 maggio 2018: l'ultima recita scolastica cui la nostra maestra Rosalba prende parte. Tutto procede secondo i piani, i bambini sono bravissimi, alcuni di loro cantano e ballano sulle note di “Prendi una matita”, altri reinterpretano la canzone “Una vita in vacanza” e finalmente arriva il momento tanto atteso della consegna dei diplomi di merito a tutti quei bambini che, terminato il loro percorso nella scuola dell’infanzia, sono pronti ad intraprendere quello della scuola primaria. Ed ecco che Rosalba, commossa, consegna il diploma al piccolo Francesco come simbolo del traguardo raggiunto.
Ad un certo punto, però, succede qualcosa di inaspettato: improvvisamente ha inizio la canzone “Grazie perché” di Gianni Morandi e… sorpresa! Ed eccola al centro della scena, meravigliata da tutto ciò, a raggiungerla ci pensa Francesco con un bouquet di fiori tutti colorati tra le mani e un “diploma speciale” simbolo della sua professionalità e della sua dedizione, che la dirigente, dopo essersi complimentata con lei, consegna alla nostra maestra, tra gli applausi, le lacrime e la commozione generale che in quel momento regnavano incontrastati sul “palco” di quella scuola. Un diploma speciale, simbolo di tutti i sacrifici che Rosalba ha compiuto negli anni per poter essere quello che è, di tutte le sue conquiste, della soddisfazione e della gioia che questa maestra prova nel momento in cui incontra incontra per strada i suoi ex alunni che ancora la ricordano con affetto. Ed è incantevole percepire la passione che Rosalba prova ancora nonostante il suo mandato da insegnante sia ormai concluso, guardarla negli occhi ed accorgersi di come questi possano ancora emanare la stessa luce dei suoi primi anni da insegnante.
I migliori auguri vanno, quindi, a questa preziosa maestra, che nel corso degli anni ha guadagnato la stima e l'affetto di numerose persone, a questa insegnante che non si è mai arresa e non ha mai dubitato del suo compito.
Alla mia adorata zia, che è riuscita a compiere perfettamente la sua “missione”: trasmettere amore a tutti i suoi alunni e insegnare loro valori importanti come l'impegno e che ha mostrato ai suoi piccoli quanto sia importante non arrendersi mai, credere nelle proprie capacità per raggiungere piccoli/grandi successi.
In una società in cui l’amore è ormai passato in secondo piano lasciando spazio all'odio, in un mondo in cui vale la legge del “vince il più forte”, Rosalba ha vinto, consegnando agli adulti di domani gli strumenti e le armi affinché il mondo possa migliorare, affidando loro le chiavi per la porta della felicità!

Domenica, 1 Luglio, 2018 - 00:05