"Ci ha lasciati una bella persona"
“Non voglio tessere le lodi di Alessio. Basta la vostra presenza qui a testimoniare quanto fosse amato”. Gabriele, il fratello del giovane calciatore scomparso domenica, ringrazia così, anche a nome dei suoi genitori, Vera ed Antonio, una Chiesa dell’Assunta gremita. A rendere omaggio “ad una persona perbene, ad un lavoratore scrupoloso, ad un atleta generoso”, alle 15 di un freddo lunedì d'inverno, c’è tutta la comunità di Soleto. Ci sono i suoi colleghi di lavoro, ufficiali e sottufficiali dell’Aeronautica di stanza al ‘Fortunato Cesari. Ci sono le rappresentanze delle squadre in cui aveva militato.
Il feretro accolto dagli applausi prima all’uscita da casa, in via Como, e poi all’uscita dalla chiesa viene portato a spalla fino al cimitero. I militari gli rendono omaggio con un picchetto d’onore. Attraversa il paese fra due ali di folla. E’ come se nessuno volesse lasciarlo andare via.
“Solo la nostra fede può sostenerci e rafforzarsi nel dolore”- aveva detto nella sua sofferta omelia don Pantaleo Rossetti, parroco di Soleto, che aveva concelebrato con don Fabio Villani, cappellano dell’Aeroporto di Galatina. Vera, Antonio e Gabriele si tenevano stretti al primo banco.
“Non conoscevo Alessio di persona –aveva confidato il Sindaco Elio Serra – ma quello che è accaduto in questi due giorni mi ha confermato nell’idea che ci ha lasciato una bella persona”.
“Il maresciallo Miceli era una persona importante nell’area amministrativa in cui operava”. Il colonnello Filippo Trigilio, direttore del 10° Reparto Manutenzione Velivoli, aveva salutato così il suo collaboratore.
“Non sarà facile continuare, d’ora in avanti, a fare sport senza di te –aveva affermato, con voce rotta dall’emozione, Marco Durante, presidente del Soleto, ma allo stesso tempo non ci mancheranno le tue doti di uomo e di sportivo che hai saputo trasfondere in tutti i compagni”.
Enrico Toma, a nome di tutti i compagni di squadra, aveva letto una struggente lettera d’addio mentre Marcello De Paolis, il capitano, e Robertone Polimeno appoggiavano sulla bara una maglia giallo-rossa con il numero 10.
In silenzio erano presenti Vito Tisci, e Otello Sariconi, presidente e vicepresidente della FGCI di Puglia. Avevano accanto Antonio Vasquez, presidente della Federazione Gioco Calcio leccese.
Anche l’associazione della Polizia di Stato ha voluto essere vicina alla famiglia. Antonio Miceli, per vent’anni, aveva lavorato nel Commissariato di Galatina.
La lettera di Marco Durante, presidente del Soleto Calcio
Caro Alessio,
a nome dell’intera squadra e di noi dirigenti voglio rivolgermi direttamente a te, perché sappiamo tutti che ci ascolti. Questa non è un’orazione funebre, perché la Fede ci insegna che sei vivo e presente fra noi, ma un saluto accorato nella certezza della Risurrezione.
Non sarà facile continuare , d’ora in avanti, a fare sport senza di te, ma allo stesso tempo non ci mancheranno le tue doti di uomo e di sportivo che hai saputo trasfondere in tutti i compagni. Doti di abnegazione, di generosità, di coraggio, di spirito di sacrificio, di lealtà, di rispetto per gli avversari. Gli stessi valori eccelsi, che tu hai sempre portato avanti sotto la bandiera servendo la patria da sottoufficiale dell’Aereonautica Militare, oggi brillano in te nel momento in cui ti congedi da noi. I momenti vissuti insieme restano incisi sul terreno di gioco a futura memoria.
Sei un bravissimo calciatore e un atleta instancabile. Ti avevamo fortemente voluto nella squadra del tuo paese, essendoci ben nota la tua esperienza tecnica e agonistica, affinché tu diventassi la guida in campo e in allenamento per le nuove leve del Soleto. A questi giovani si sarebbe presto aggiunto tuo fratello Gabriele, e insieme stavate caratterizzando il nuovo corso della nostra compagine, nel solco della grande tradizione calcistica della tua famiglia che annovera tra le gloria del Soleto molti fra i tuo cari, in particolare il compianto Carlo Miceli, cui è intitolato il nostro campo sportivo. E con l’occasione rivolgo agli amministratori municipali qui presenti l’appello a voler contitolare tale struttura a “Carlo e Alessio Miceli”. Dicevo che il cammino della squadra sarà arduo senza di te che accettasti di rinunciare a prospettive di successo agonistico in compagini di rango più elevato per promuovere alla disciplina calcistica gli esordienti soletani. E in ciò dimostrasti una nobile umiltà che oggi ti rende grande.
Nel salutarti non possiamo non rivolgere un pensiero affettuoso ai tuoi genitori, a tuo fratello, a tutti i parenti. Tuo padre Antonio ha finora seguito sempre te e Gabriele alle partite e agli allenamenti. Tua madre Vera è sempre stata fiera di te che ha dato alla luce. Entrambi siano forti nel loro dolore. Entrambi noi stringiamo in un abbraccio di conforto.
E infine mi rivolgo al nostro Gabriele affinché conservi nel suo ruolo di attaccante, e nella vita, lo stesso tuo spirito: motivato, benevolmente agguerrito nell’affrontare le sfide più impegnative come la perdita del caro fratello. Gabriele continuerà a ricordarci te in ogni allenamento, in ogni partita.
Tu resterai con noi in campo e in panchina. Ti rallegrerai per una vittoria, ci consolerai per una sconfitta. Noi dirigenti saremo ispirati nelle scelte dal ricordo della tua competenza tecnica; i giocatori dal tuo esempio.
Arrivederci Alessio. Ti vogliamo bene.
Ringrazio per la loro presenza: VITO TISCI Presidente F.I.G.C. REGIONALE PUGLIA, ANTONIO VASQUEZ Presidente F.I.G.C. PROVINCIALE LECCE, OTELLO SARICONI Vice Presidente F.I.G.C. REGIONALE PUGLIA
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