Chiusi gli Uffici Postali di Noha e Collemeto. L'appello degli assessori Dettù e Tundo per la riapertura con i servizi essenziali

A causa dell'emergenza da Covid-19, Poste Italiane ha comunicato la prosecuzione dei propri servizi, in ottemperanza alle disposizioni governative, e al tempo stesso ha provveduto alla rimodulazione della propria attività, come ad esempio il ritiro delle pensioni di aprile 2020 a partire dal 26 marzo. In particolare, sul sito di Poste Italiane è stato pubblicato un calendario (https://www.poste.it/emergenza-covid19.html) con la ripartizione delle iniziali dei cognomi dei pensionati e il giorno in cui è possibile presentarsi allo sportello dell'ufficio postale per ritirare la pensione in contanti.
Tuttavia, nella rimodulazione dell'erogazione dei servizi, Poste Italiane ha anche provveduto alla chiusura di alcuni uffici postali, in particolari quelli posti nei piccoli territori, tra cui Collemeto e Noha.
"Comprendiamo le scelte assunte da Poste Italiane in una situazione di emergenza come questa che stiamo vivendo - è quanto affermano gli assessori Cristina Dettù e Loredana Tundo, residenti nelle frazioni di Collemeto e Noha - ma nel momento in cui si assumono delle decisioni importanti come questa è necessario conoscere il territorio e le sue esigenze. Per questo motivo chiediamo a Poste l'apertura degli uffici postali di Collemeto e Noha per l'erogazione di alcuni servizi essenziali, in particolar modo per l'erogazione delle prossime pensioni, secondo un calendario stabilito proprio per evitare assembramenti e per tutalare la salute dei lavoratori. Nelle nostre comunità (compresa quella di Santa Barbara) vivono cittadini anziani che diligentemente stanno ottemperando a quanto disposto dal decreto #iorestoacasa e sarebbe un controsenso chiedere loro di spostarsi a Galatina per ritirare la pensione. Siamo certe che Poste prenderà a cuore la nostra richiesta e quella di tre intere comunità".
Assessori Cristina Dettù e Loredana Tundo

Sabato, 21 Marzo, 2020 - 11:58

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