"Chi sui manifesti cita frasi altrui almeno ne inserisca l'autore"
Egregio Sig Direttore, l’altro giorno , mentre facevo ritorno da Lecce nei pressi del Quartiere Fieristico di Galatina, sono stato colpito da un manifesto sei per tre o meglio dalla frase che vi era riportata. Ovviamente ho compreso dalla dicitura in calce riportata a caratteri cubitali che si trattava di un manifesto politico ma ciò che mi ha fatto riflettere è stata proprio quella frase: “Occorrerà un giorno smettere di confondere ciò che si vende e ciò che è bene”. (sul manifesto la "e" è diventata "da", ndr)
Purtroppo la mia crassa ignoranza mi impediva di capire a chi appartenesse questa citazione al punto che in un primo momento pensavo fosse stata concepita ad hoc dall’illustrissima Signora maestra che proponeva al “pubblico” la sua candidatura a SINDACO di Galatina.
Dopo una breve ricerca ho individuato che l’autore di quella frase è del famosissimo cantautore e compositore statunitense Bob Dylan, distintosi anche come scrittore, poeta, attore, pittore, scultore e conduttore radiofonico, a livello mondiale si è imposto come una delle più importanti figure in campo musicale, in quello della cultura di massa . Per anni definitosi agnostico poi convertitosi al cristianesimo alla fine degli anni ottanta. Tra i suoi aforismi leggevo e riflettevo soprattutto su questo:“Sa che non c'è successo come il fallimento, ed il fallimento non è per nulla un successo”.
Ora, lei giustamente mi domanderà per quale motivo mi permetto di scrivere sul Suo prestigioso quotidiano on line. Orbene, indipendentemente dai candidati alle prossime elezioni comunali, ritengo che la letteratura, l’arte e la cultura debbano sempre assumere un ruolo preminente e coloro che le utilizzano come “strumenti di lavoro” hanno il dovere e l’obbligo di usare cautela e grande rispetto nei confronti dei meno “sapienti” altrimenti si rischia di confondere le idee pur di ottenere un voto in cabina elettorale.
Coloro che per mancanza di tempo, di idee, di cultura che come promettono nei prossimi tre mesi cercheranno di approfondire mediante full immersion all’Accademia della Crusca o all’Accademia Nazionale della Politica; o quanti assurgono al ruolo di spin doctor politici, dovrebbero imparare a rendere sempre onore al merito. Va bene citare letterati, filosofi, poeti, cantanti o scrittori ma è indispensabile e doveroso accanto alla citazione scrivere il nome del vero autore onde evitare un appropriazione indebita (di citazione letteraria) tale da far credere al cittadino una verità diversa dalla realtà ma soprattutto dovrebbero comprendere il valore dell’originalità che spesso è sinonimo di VERITA’.
Sono certo che si è trattato solo di una svista o magari di spazio e sono ancor più sicuro che con i giorni a venire troveremo manifesti politici sempre meno pingui di citazioni e magari più originali e concreti nei programmi da svolgere.
Il ciittadino, oggi credo abbia bisogno di essere AIUTATO nelle sue molteplici problematiche che quotidianamente lo affliggono, più che leggere frasi poetiche.
Mi permetto di consigliare a tutti coloro che scendono in campo come candidati alle prossime elezioni a fare meno promesse (che sarà quasi impossibile mantenere), maggiore contatto verbale con tutte le classi sociali, maggiore apertura all’ascolto e alla risoluzione concreta e immediata dei problemi e soprattutto un vero amore per la propria Città che ha dato i natali a personaggi illustri e che per secoli è stata indiscutibile fulcro di storia, arte e cultura.
Galatina non è solo il fenomeno del tarantismo, non sono solo le feste e i concerti su palcoscenici installati al centro di piazza San Pietro, nell'area del centro storico dove un tempo sorgeva la Porta Maggiore; che nascondono con i loro fondali scuri, la magnificente facciata della Chiesa matrice dei Santi Pietro e Paolo del gusto barocco, che caratterizza gran parte dell'edilizia religiosa e privata della città.
Galatina è una Città che oggi più che mai ha bisogno di sentirsi ripulita dall’ignoranza, dalla sporcizia e dallo stantio che l’ha ridotta ad una soffitta dimenticata e malmenata.
Nel frattempo, ringraziando quel manifesto sei per tre che mi ha dato l’opportunità di mettermi a studiare, mi permetto di chiudere questa mia riflessione con una citazione del compianto e direi anche venerato Onorevole Aldo Moro:
“Non è importante che pensiamo le stesse cose, che immaginiamo e speriamo lo stesso identico destino, ma è invece straordinariamente importante che, ferma la fede di ciascuno nel proprio originale contributo per la salvezza dell’uomo e del mondo, tutti abbiano il proprio libero respiro, tutti il proprio spazio intangibile nel quale vivere la propria esperienza di rinnovamento e di verità, tutti collegati l’uno all’altro nella comune accettazione di essenziali ragioni di libertà, di rispetto e di dialogo.”
Auguro a tutti i politici, agli aspiranti, ai politicanti, di scoprire e ri scoprire l’essenza della propria missione in modo che dopo un attento discernimento sappiano comprendere se è il caso di andare avanti esclusivamente a sostegno e supporto dei cittadini (nessuno escluso) o magari fare un passo indietro tra i banchi di scuola per re imparare conoscere se stessi e soprattutto la propria Città in modo da vivere e convivere con tutti e tra tutti, indipendentemente dal ceto sociale, dal credo politico o religioso, dalla classe di provenienza o appartenenza , senza pregiudizi e senza ipocrisia.
La ringrazio per la disponibilità accordatami, voglia gradire l’espressione dei miei più autentici auguri di buona Pasqua.
Ps: Non è conosciuto l’antico autore la locuzione latina in oggetto alla presente ("Non ci si deve allontanare dall'opinione comune") .
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