Chi può usufruire in Puglia del reddito di dignità?
Per le persone e le famiglie più fragili e bisognose una buona notizia: se nel nucleo familiare vi è un componente disabile, gravemente non autosufficiente, e che, pur essendogli stato riconosciuto l’assegno di cura non ha ricevuto il contributo spettante, a causa dell’esaurimento dei fondi messi a disposizione dalla Regione Puglia, ha la possibilità di chiedere, in sostituzione, il RED.3.0 (care – giver). Lo precisa una nota dell’assessorato regionale competente, nella quale si precisa che i nuclei familiari che possono accedere a queste risorse sono stimati in quattromila.
Ma cos’è il Reddito di Dignità? Si tratta di un’integrazione al reddito familiare a cui può accedere chi si trova in una situazione, anche se temporanea, di insufficienti risorse economiche e vive in condizioni di disagio sociale. E’ uno strumento non solo di contrasto alla povertà ma anche di inserimento sociale e opportunità di lavoro. Quali i requisiti per essere ammessi al beneficio, diventare care- giver e entrare a far parte dei programmi di inclusione attiva? 1. Avere compiuto i 18 anni di età e non avere più di 67 anni. 2. Essere residente in un comune della Puglia. 3. Essere cittadino italiano, se straniero possedere regolare permesso di soggiorno. 4. Nessuno dei componenti il nucleo familiare deve beneficiare di altro provvedimento assistenziale: Reddito di Inclusione, Reddito di Dignità, Reddito di Cittadinanza, Assegni di cura per non autosufficienti. 5. Essere disponibili a sottoscrivere un Patto di inclusione sociale attiva. 6. Avere un indicatore ISEE non superiore a 20.000,00 euro. Il Contributo mensile è di 500 euro, e non esclude la possibilità di partecipare al prossimo bando per l’assegno di cura. Le domande alla Regione Puglia vanno fatte online, utilizzando i modelli predisposti.
Per la presentazione occorre recarsi in un CAF, quello della CGIL è disponibile presso la sede di Via Caracciolo n. 2, Galatina.
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