Chi lo dice a Papa Francesco?

Mi chiedo cos’altro potrà ancora succedere. Sento il Presidente del Consiglio Letta e mi sembra di sentire ancora Berlusconi. Dice “le cose vanno per il verso giusto”, “ci sono segnali di ripresa”, “ si vede già l’uscita del tunnel”,  avvitandosi in una retorica politica già nota ed immergendosi quasi contemporaneamente in uno stupido e immotivato ottimismo. Il Ministro Cancellieri, in formato un po’ umanitario  e un po’ comico ad interessarsi vivamente dei suoi, da tanti anni,  amici di famiglia. Intoccabile perché così vuole il Presidente.
Che altro ormai dire di Berlusconi che vuol far “decadere” il Governo insieme a lui. E, dulcis in fundo, Vendola, quel furbetto tutto slogan e cortei, intercettato in una telefonata culturale, che “ride di gusto” per il “gesto felino” dell’addetto alle relazioni esterne del gruppo RIVA, leggasi ILVA, che aveva tolto il microfono di mano ad un giornalista  che voleva porre una domanda scomoda:               “Voleva sapere il perché di tante morti”.  Conclude poi la telefonata, raccomandandosi al pierre, di riferire ai RIVA, che lui “non si era affatto defilato” e riferendo successivamente, una volta ricevuta la solidarietà dei “colleghi”, che quella telefonata era stata fatta “per difendere posti di lavoro e ambiente”.  (Molti lo avevamo già capito, non ci sarebbe stato neanche bisogno di puntualizzarlo).   
Quello stesso ambiente che dopo qualche anno, ha dovuto difendere la magistratura. Ma io dico non avrebbe fatto meglio a telefonare al giornalista che voleva fargli una domanda scomoda, che il pierre suo amico, con un “gesto felino” era riuscito a bloccare  togliendoli il microfono,  e magari chiedergli scusa, piuttosto che telefonare al responsabile di una azienda che si era preoccupata solo di contare i denari e mai i morti.
Chi mai potrà avvertire Papa Francesco che la “speranza” a tanta gente “non è stata rubata” ma si è  semplicemente “persa”. Buttata via.

Domenica, 24 Novembre, 2013 - 00:07