Chi 'certifica' i letti usati in ospedale?

Gentile direttore, bunogiorno. In merito a questa frase: Gentile Simona, da un colloquio con il dottor Cosimo Esposito, dirigente del Distretto Socio-Sanitario di Galatina, ho potuto apprendere che le norme attualmente in vigore non consentono di 'ritirare' e riutilizzare i presidi sanitari (letti, sedie a rotelle, trepiedi, etc.) assegnati ai pazienti. Il problema è di tipo medico-legale. Se anche un letto, per esempio, appare in perfetto stato, prima di essere dato ad un altro utente deve essere revisionato da una ditta specializzata che ne certifichi la perfetta efficienza, data dal dottor Esposito ed inserita nella sua risposta alla lettrice Simona,  mi sia consentito dire: ma i letti degli ospedali, che vengono utilizzati dai pazienti più disparati, sia lungodegenti piuttosto che per brevi degenze, la "revisione", quando viene effettuata?
Sempre più spesso i letti vengono rioccupati ancora "caldi" del "calore" della persona dimessa da pochi minuti. Alcune volte, si sono visti dei materassi sporchi o da buttar via a causa di alcune molle rotte, e questa risposta mi sembra quantomeno bizzarra e strana!
Perchè, dunque, per i letti (ed ovviamente per anche altre cose tipo sedie a rotelle ecc. ecc..) affidati ai nostri cari dalla ASL, c'è questo "intoppo"?
Non vorrei pensar male, perchè è sbagliato pensar male, ma spesso ci si azzecca!

Gentile Ranieri, gli ambiti sono diversi. Uno è l'ospedale che ha un suo servizio di manutenzione interno, l'altro è il distretto che funge da semplice distributore. Rimane un'unica inquietante domanda: se la Asl è sempre la stessa non si potrebbe usare il buon senso e trovare il modo di rispiarmare? Cari saluti. (d.v.)
Mercoledì, 30 Aprile, 2014 - 00:06