“Certo, il Signore è in questo luogo e io non lo sapevo’ (Gen. 28, 16). Viaggiatori sulla terra di Dio”

Dal 28 al 30 settembre nella sala Pollio della Chiesa di San Biagio a Galatina, a partire dalle ore 19, si terrà il convegno sul creato sul tema stabilito dalla CEI: “Certo, il Signore è in questo luogo e io non lo sapevo’ (Gen. 28, 16). Viaggiatori sulla terra di Dio”. L’iniziativa è organizzata dall’Ufficio per l’ecumenismo e il dialogo della Arcidiocesi di Otranto e dal Centro Ecumenico Oikos “p. A. Lundin”.
Da diversi anni, ormai, tra gli impegni considerati come missione, all’interno della pastorale ecumenica diocesana c’è sicuramente quello della custodia del creato e della sua salvaguardia da tutte quelle forme di inquinamento, danni e distruzioni irrimediabili a cui il nostro Pianeta è sottoposto da decenni. Già il Magistero della Chiesa cattolica si era espresso a favore della custodia del creato attraverso molti documenti, e anche i pontefici hanno fatto sentire la loro voce e non hanno avuto difficoltà a dichiarare che il degrado della natura è dovuto al decadimento valoriale e culturale che l’uomo si è costruito in tutti questi anni.
Papa Francesco con la sua enciclica -“Laudato sì. Sulla cura della casa comune” – fa appello al senso di responsabilità di tutti i cristiani e condivide tale preoccupazione con gli altri capi delle Chiese - ortodosse ed evangeliche – e con i Leader delle altre religioni, per questo invita tutti a un maggiore rispetto per la natura.
Saranno quattro le principali tematiche che verranno affrontate nel Convegno: Ambiente come responsabilità e prevenzione;  Ambiente come territorio da conoscere e amare; Ambiente come terra che è di Dio, cui va la nostra riconoscenza e di conseguenza il rispetto per tutto il creato, per i suoi frutti e per la vita buona che viviamo; Ambiente come luogo di emozioni e sentimenti che si traducono in preghiera, musica e poesia per lodare Dio e rendergli grazie con voce unanime.
Il Convegno che è aperto a tutti e offre la possibilità di guardare alla persona nella sua vera dimensione, non solo quella di individuo consumatore, piuttosto a quella di persona capace di vivere emozioni e sentimenti nella responsabilità, sia nei confronti di se stesso sia dell’altro.

Venerdì, 15 Settembre, 2017 - 00:06