Centro Antico di Galatina, "Se lo si chiude soltanto diventa un fantasma"

L'ex-vicesindaco dell'Amministrazione Montagna risponde a Lorenzo Candido

Gentile Direttore,
vorrei poter rispondere all’appassionata e appassionante lettera di Lorenzo Candido, di pochi giorni fa.
Caro Lorenzo,
ho letto con interesse e attenzione il tuo sfogo e ritengo sia nobile l’attenzione che presti nei confronti della nostra Città, nonostante i chilometri che ti separano da casa. Ritengo sia importante un interesse diretto e vitale per la Cosa Pubblica, non solo quella che si vive personalmente o alla quale territorialmente si appartiene. La tua risolutezza e l’idealismo con cui carichi di forza il tuo messaggio, veicolano alla perfezione l’idea di quanto sia fondamentale, oggi più che mai, la realizzazione di ciò che è mettersi al servizio di una comunità, in particolar modo se provata, stanca e sicuramente delusa come la nostra. Recuperare, come dici tu, l’idea di una Politica preparata, attinente e attenta.
Permettimi, tuttavia, una risposta su quelli che sono gli ultimi “atti messi in scena” nella nostra Galatina, ovvero la decisione di una totale chiusura del centro storico cittadino.
Credo sia opinione generale che, se si inizia un progetto di rivalutazione e rivitalizzazione del centro storico partendo dalla fine, ossia dalla sua chiusura sic et simpliciter, si rischia inevitabilmente di avere un centro storico fantasma, vissuto da pochi residenti e visitato dai turisti ma solo nelle sue arterie principali. Comunque un centro storico  non attrattivo né attraente per i tanti galatinesi, i quali si limiterebbero a vivere la sola piazza san Pietro, magari solo la domenica.
Per tutelare il centro e diminuire drasticamente il transito veicolare, con la precedente Amministrazione,  avevamo predisposto un cambio dei sensi di marcia, che, pur non impedendo l'accesso, lo aveva reso difficilmente praticabile, riducendo di fatto drasticamente l'ingresso delle auto in centro. Avevamo anche fatto redigere da Confesercenti e Confcommercio uno studio sui distretti urbani del commercio per intercettare finanziamenti che incentivassero il piccolo commercio nel centro storico e che potessero potenziarne l'attrattività. Abbiamo riqualificato le vie di accesso nel centro storico e iniziato a ristrutturare il basolato in alcune strade.
Infine avevamo predisposto la chiusura serale e domenicale nel periodo estivo e interdetto completamente al traffico piazzetta Orsini.
In semplici parole, ci siamo adoperati a mettere in pratica una serie di azioni concrete e coerenti volte alla tutela dei beni architettonici e finalizzate ad una reale rivitalizzazione del centro antico, che, una volta realizzata, ne consentisse la chiusura.
Provvedimenti frettolosi e superficiali rischiano di interrompere il progetto di rivitalizzazione prima ancora di avviarlo.
Con stima,
Roberta Forte


"È triste constatare quanta pochezza politica sussista nella nostra città"

Giovedì, 13 Aprile, 2017 - 00:07