Cani in spiaggia? Non disturbano più degli umani

Gentile Direttore, premetto che oltre ad essere possessore di un cane di piccola taglia, amo e rispetto molto gli animali, da cui credo fermamente che molti di noi umani abbiamo tanto da imparare. Le scrivo perchè, leggendo l’articolo firmato “Salute Salento” avente titolo “E’ vietato portare i cani sulle spiagge libere!” pubblicato una settimana fa sul Suo apprezzatissimo quotidiano mi son sentito disturbato, non tanto per il suo opinabile contenuto, quanto per il tono fortemente personale e spesso sprezzante con cui è stato redatto.
Alcune espressioni usate, come ad esempio “Fa anche chic mostrare Frou-frou come membro della famiglia che ha gli stessi diritti” mi son sembrate fuori luogo specialmente in un periodo e nei confronti di una tematica che invece meriterebbe sicuramente sempre più attenzione e sensibilizzazione.
Certo “non è molto igienico nuotare accanto a un cane che, magari, ha rilasciato i suoi bisogni” (in acqua?????) almeno quanto non lo è nuotare accanto a chi aspetta di andare al mare per lavarsi, oppure passeggiare tra i rifiuti lasciati in spiaggia da qualche incivile…E poi…considerando l’affluenza estiva sui nostri litorali sarà pur verosimile pensare che più di qualcuno (umano intendo) si conceda di tanto in tanto la sua sana e liberatoria pisciatina in acqua? Sarà forse “igienico” questo?
L’abbandono degli animali, il conseguente randagismo e tutto quanto a ciò direttamente collegato, sono problemi di non facile soluzione che, soprattutto nel periodo estivo, toccano il loro apice. E continueranno ad essere sempre più presenti se alimentati da considerazioni ed espressioni di così bassa lega e prive di qualsiasi fondamento. Espressioni che rischiano anche di diventare un alibi o un pretesto per chi, irritato dalla presenza in spiaggia del cagnolino di turno, non vede l’ora di litigare e farsi giustizia da se.
Sia chiaro, le mie osservazioni e provocazioni non mirano a giustificare l’inciviltà di alcuni: è dovere del possessore del cane assicurarsi che lo stesso non abbia comportamenti che arrechino disturbo, pericolo o danno agli altri. Così come lo è pulire se sporca.
Quanto al divieto contenuto nell’ordinanza balneare della Regione Puglia del 22/4/2015, che oltre a vietare anche una serie di comportamenti “umani” più o meno fastidiosi ed ahimè ben più consueti, vieta anche la conduzione e la permanenza di “qualsiasi tipo di animale in aree non appositamente autorizzate attrezzate e segnalate..”, credo sia necessario sottolineare che nel 2015 (spiagge libere salentine a parte) i cani possono finalmente entrare nella maggior parte degli esercizi pubblici, negozi, ristoranti ed addirittura nei REPARTI DI ALCUNI OSPEDALI. E chi si occupa di “Salute” almeno questo dovrebbe saperlo.
Allora forse è il caso di fermarsi un attimo e riflettere, piuttosto che sparare a zero nei confronti di chi non può difendersi. Se ci si sforzasse di EDUCARE alla crescita, alla convivenza ed al rispetto degli animali (o delle “bestie” se qualcuno preferisce) piuttosto che porre stupidi e facili divieti, qualche segnale di progresso lo si darebbe. Segnale che fortunatamente alcuni Comuni e Regioni d’Italia molto più avanti di noi stanno già dando, insieme ad una Giustizia che nelle controversie che hanno per protagonisti umani ed animali sempre più spesso dà ragione a quest’ultimi (una recente sentenza del Tar del Lazio ne è un esempio).
La saluto ringraziandola per lo spazio concessomi, auspicando che queste mie parole possano in qualche modo contribuire a far accettare, con sempre maggior tolleranza, gli animali ed i loro innamorati proprietari. Questo si che “sarebbe un bel passo avanti di civiltà”.


È vietato portare i cani sulle spiagge libere!

 

Mercoledì, 26 Agosto, 2015 - 00:06