"Cambiare con i fatti il destino segnato dell'Ospedale di Galatina"
La decisione di chiudere l’Ospedale “Santa Caterina Novella” parte da lontano, basti leggere le dichiarazioni, se ce ne fosse bisogno, dei Sindaci di Maglie e Melpignano sul quotidiano del 3 aprile ’17, per capire che già da anni si era individuata l’area da destinare al nuovo Ospedale del “Centro Salento”, posizionato tra Melpignano e Maglie. Dodici ettari 10 ricadenti nel territorio di Melpignano e 2 in quello di Maglie. ( SIC!) Ed era già scontato che l’unico Ospedale da chiudere definitivamente, come è stato scritto nei diversi atti regionali che si sono succeduti nel tempo, è il “Santa Caterina Novella” di Galatina da tempo ormai sacrificata o “svenduta” agli interessi magliesi.
E’ appena il caso di rammentare che la stessa programmazione regionale, negli anni scorsi, aveva individuato nel bacino Galatina-Nardo’-Copertno il sito di un nuovo ospedale baricentrico in grado di corrispondere alla domanda di salute, assistenza e cura di un vasto territorio, specializzando, qualificando e razionalizzando la rete ospedaliera.
Il regolamento regionale del 10 marzo 2017, n.7, al comma 3 lettera d) dell’art. 2 , recita testualmente: la realizzazione del nuovo Ospedale del Sud Salento comporterà la riconversione dell’Ospedale di Scorrano e dell’Ospedale di Galatina. Continuando a leggere si stabilisce che i rimanenti Ospedali della Provincia di Lecce resteranno attivi come Ospedali di Base e l’unico che sarà dismesso, chiuso nell’anno 2025 , è il Santa Caterina Novella.
L’Ospedale di Galatina è stato il primo Ospedale Provinciale ( Oggi classificati di I Livello) che ha dato e continua a dare lustro alla Sanità Provinciale e Regionale per le competenze e professionalità espresse e dimostrate sul campo nel corso degli anni. La sua struttura sorge su 7 ettari e, nonostante gli anni, è stata concepita, per la lungimiranza di chi l’ha progettata , a “modello lego” e oggi è nelle condizioni di ospitare dai 450 ai 500 posti letto. con pochi interventi di adeguamento che non costerebbero milioni di euro alla collettività.
I parametri e i requisiti previsti dal D.M. 70/2015, per essere un Ospedale di I Livello esistono tutti ma le Istituzioni Regionali sono state cieche e sorde.
Dove sta la buona politica , il buon senso e una gestione oculata delle risorse finanziarie ?
In questi giorni di inizio della campagna elettorale per le amministrative i polli si beccano per qualche voto in più mentre l’Ospedale langue e i cittadini attendono dalla politica una chiara risposta alla domanda. Perché chiudere questo Ospedale, quando la sanità è allo sfascio e ormai rischia il collasso.
Dai comunicati stampa devi vari schieramenti politico amministrativi si vede come ognuno si erge a supremo difensore dell’Ospedale, spesso senza cognizione di causa e senza alcuna proposta di merito.
Si va a Bari a chiedere di congelare l’avvio del Riordino Ospedaliero (per fare cosa?) in attesa di quali iniziative?
Si organizzano iniziative pubbliche con Deputati e Consiglieri Regionali insieme al candidato Sindaco del Centro Destra a difesa dell’Ospedale o solo a sostegno del candidato Sindaco?
Si dimentica che da 12 anni alla Regione Puglia governa il Centro Sinistra?
A tutti coloro che ricoprono incarichi Istituzionali ai vari livelli (Consiglieri Regionali, Deputati e Senatori di maggioranza e di opposizione) chiediamo di produrre atti e iniziative concrete ai vari livelli Istituzionali. Fatti e non parole o vane promesse, sopratutto nel Consiglio Regionale e Commissione Regionale Sanità, gli unici deputati a modificare le scelte già decise di chiusura dell’Ospedale “Santa Caterina Novella”.
Solo cosi tanti rappresentanti del popolo possono essere credibili, altrimenti restano solo le parole e la demagogia, considerando che la salute e il buon senso non hanno colore politico.
Ai cittadini chiediamo NO all’indifferenza, SI alla partecipazione! Si alla vigilanza e alla mobilitazione per la difesa di un bene comune l’Ospedale Santa Caterina Novella.
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