Calci e sputi ogni giorno. Genitori protestano contro il comportamento di un bambino di 9 anni

Situazione delicata nel Polo 2 di Noha. Allertati i Servizi Sociali

Quando la scuola non è più un luogo sereno, vuole dire che c'è qualche problema da risolvere. Al Polo 2 di Noha un bambino di 9 anni sta mettendo in allarme molte famiglie. Il bimbo in questione, stando alle testimonianze, è molto vivace, al punto da diventare spesso violento. "Ogni giorno sputi e calci - dice il papà di una compagna di classe - ha tentato di allagare la scuola, ha distrutto il telefono dell'istituto, ha persino ferito un'insegnante. Non si può continuare così. Nessuno vuole negargli il diritto allo studio, ci mancherebbe. Ma anche i nostri figli hanno diritto come lui a un ambiente disteso e sorridente per poter imparare, non vivere nella paura".
La situazione è certamente delicata, come sottolinea la dirigente, Eleonora Longo: "La scuola sta facendo tutto quello che è in suo potere - afferma - ho avvisato il Tribunale e messo in allarme i Servizi Sociali che adesso devono intervenire. Mi dispiace per questa problematica, ma abbiamo il dovere di includere, non di escludere. Per questo intanto ho pensato di affiancare una docente di supporto alla classe per tentare di gestire tutto al meglio. Resta il disagio che mi auguro si risolva al più presto, ma noi stiamo davvero facendo quello che è in nostro potere per tutelare tutti. Il bambino ha delle difficoltà che la sua famiglia per prima dovrebbe accettare per agire di conseguenza".
Il bambino frequenta a Noha da due anni. Prima frequentava un'altra scuola, ma i genitori hanno poi deciso il trasferimento perchè sembra che lì, stando alle dichiarazioni della madre, non fosse tenuto da conto e spesso lasciato fuori dalla classe.
Ieri un gruppo di genitori si è riunito ancora una volta con la dirigente per cercare altre soluzioni, ma di fatto adesso la palla è passata ai Servizi Sociali. "Devono però muoversi in modo rapido e deciso - continuano i genitori - altrimenti non faremo più entrare a scuola i nostri ragazzi".

Venerdì, 15 Gennaio, 2016 - 00:07