Cala la produzione di miele nel Salento ma migliora la qualità
Diminuisce la produzione, ma la qualità del miele salentino resta sempre alta. È quanto emerso nel corso della conferenza stampa di presentazione della manifestazione «Un giorno con la Regina», interamente dedicata all’apicoltura salentina e promossa dal «Centro di educazione ambientale Posidonia» di Ugento.
Giunta alla terza edizione, sono previsti percorsi sensoriali nelle produzioni di eccellenza di miele, workshop, concorsi per piccoli pasticceri, laboratori didattici con gli alunni degli istituti comprensivi «Polo 1 e 3» di Casarano, «Polo 2» di Taurisano, «Italo Calvino» di Alliste e della scuola dell'infanzia paritaria «Santa Rita» di Ugento.
Le diverse iniziative sono state illustrate questa mattina, nella sala delle conferenze della Camera di commercio di Lecce. Sono intervenuti Sebastiano Leo, assessore regionale alle Politiche per il lavoro e alla formazione professionale; Pantaleo Piccinno e Giuseppe Brillante, rispettivamente presidente e direttore di Coldiretti Lecce; Luigi Derniolo, presidente di Confartigianato Imprese Lecce; Daniele Gatto, assessore all’Agricoltura del Comune di Casarano e i rappresentanti del Cea Posidonia, presieduto da Mino Pierri, che organizza l'evento che si concluderà domenica prossima, a Casarano, nel chiostro del Palazzo dei domenicani con la consegna degli attestati. Tutto questo per promuovere le proprietà nutrizionali e il consumo di miele, un alimento energetico che contiene enzimi, vitamine, oligominerali, sostanze antiossidanti ed antibatteriche e favorisce processi sani di crescita.
Gli alveari censiti in Puglia sono circa 19mila e gli apicoltori circa 400. Pur essendo la produzione di miele complessivamente in calo, la qualità rimane molto buona. La causa del calo della produzione è imputabile ad una forte e prolungata siccità e agli eventi meteorologici estremi che sembrano preludere ad un cambiamento climatico.
L'assessore Leo ritiene strategica l'individuazione di quei settori che possano risultare trainanti per l'economia regionale e l'agricoltura è tra questi. «L'apicoltura, in particolare, è un comparto delicato – sottolinea – perchè riguarda il nostro ecosistema. Bisogna valorizzarla, partendo proprio dalle fasce di popolazione più giovani».
Secondo il presidente Piccinno, «l'agricoltura ha grandi potenzialità, molte delle quali da sfruttare appieno. Occorre salvaguardare le aziende agricole ed è necessario acquisire una maggiore consapevolezza dell'importanza delle api».
Per il presidente Derniolo, «dobbiamo incentivare le filiere produttive. Molti nostri prodotti, basti pensare alle tantissime varietà di mieli, nonostante l’alto livello di eccellenza qualitativa raggiunta, rimangono purtroppo confinati a un bacino di consumo poco più che locale, con sistemi di produzione che molto spesso presentano ritardi di sviluppo rispetto ad altre aree del Paese. Non possiamo rimanere indietro».
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