"Cacciati da Galatina faremo a Nardò il centro commerciale. Non ci presenteremo alla conferenza di servizi". Manifestazione a Collemeto (video)

Intervista senza filtri a Cesare Barrotta, progettista della Pantacom, che lancia un ultimo salvagente all'Amministrazione comunale

“Domani (il 24, ndr) non ci presenteremo alla Conferenza dei Servizi di Bari perché da Galatina ci hanno cacciato”. Cesare Barrotta, progettista del Centro Commerciale che Pantacom vorrebbe realizzare in Contrada Cascioni, alle nove di sera, è un fiume in piena. Risponde molto cordialmente al telefono e non ha peli sulla lingua. “Ormai è deciso. Faremo quell’insediamento nel comune di Nardò, a milleottocento metri di distanza da Collemeto”.
E’ vero che avete già stretto un accordo con i titolari dello stabile dell’ex-salumificio Mera?
“Si, è vero ma abbiamo anche la proprietà di altri terreni là intorno. Si tratta di una superficie molto più piccola di quella in agro galatinese ma realizzeremo là l’insediamento.  L’amministrazione neretina  ci ha accolto a braccia aperte. Che cosa avremmo dovuto fare? Rischiare di continuare a perdere tempo con i galatinesi?”
Perché dice così?
“Quella zona è stata tipizzata da un punto di vista urbanistico dall’amministrazione di sinistra di Sandra Antonica. Noi avevamo semplicemente bisogno di un accordo con il comune che avrebbe potuto chiedere di ottenere in cambio dei servizi per i cittadini (esempio un asilo nido, un front-office, un parco alberato). Sono andato a Galatina sei, sette volte. Ho avuto incontri con i tecnici comunali, con la Giunta, con tutti. Poi non ci fanno sapere nulla, ci snobbano. Che cosa avremmo dovuto fare?”
A Nardò si insedierà il gruppo Ikea? Ci sarà anche un food?
“Potrò rispondere a questa domanda solo quando avremo il nullaosta in mano. Nessuno si metterebbe a trattare prima. Il food sarà di soli 1500 metri quadrati (su 18000) come previsto dalla Regione Puglia. Esattamente come quello che nascerà a Gallipoli”.  
Che c’entra Gallipoli?
“Il 25 ottobre quel comune ha deliberato di consentire l’insediamento di un centro commerciale di circa ventimila metri quadri su un terreno di sessantacinquemila sempre con affaccio sulla statale 101 (l’iniziativa è di Disco Verde, un’azienda galatinese, ndr). Il nostro sarebbe stato di ventimila ma su quattrocentomila metri quadri. Il quel caso nessun ambientalista ha protestato o ha sollevato obiezioni. Come mai? Erano distratti? Mi dispiace che trecento posti di lavoro andranno altrove. A Galatina c’erano tante imprese interessate, tanti tecnici, tanti giovani …”
Dovranno chiedere la residenza a Nardò?
“Faccio l’amministratore da quaranta anni e so che cosa vuol dire quando un intervento da venti milioni di euro non si fa sul tuo comune e lo si fa su quello accanto”.
Quindi non c’è proprio più speranza per Galatina?
“Noi volevamo farlo là perché là abbiamo un grande terreno, c’è il piano regolatore, c’è tutto. Loro non ci hanno voluto. Non potevamo rischiare di perdere anche la finestra del 30 aprile”.
Mi consente una domanda assurda? E se il Sindaco Montagna, questa notte, ci ripensa e fa una telefonata all’ingegner Barrotta ?
“Il Sindaco può ripensarci in un solo modo: facendo la delibera. Il Sindaco è una persona perbene, una persona corretta ma se non mi dà il nullaosta? In ogni caso, voglio stare al suo gioco e rispondo alla sua domanda assurda con una risposta chiara: darò la risposta quando il Sindaco avrà chiamato”.
Sembra di intuire che un margine di ripensamento sulla decisione di andare a Nardò potrebbe esserci.
“Nella mia vita non ho mai escluso nulla. Non dipende da me. Se un domani dovessero dirci che ci fanno la delibera, per carità, non ce ne scappiamo. Non siamo persone abituate a fare i dispetti. Siamo stati costretti a prendere atto che là non ci volevano e, quindi, dovevamo andarcene. La delibera del Comune è una condizione indispensabile per poter portare avanti la pratica che richiede spese notevoli  (solo lo studio socio-economico costa intorno ai quarantamila euro) che si possono affrontare solo se si ha la certezza di essere graditi”.
Non presentarsi domani vuol dire chiudere tutte le porte o rimane sempre uno spiraglio?
“Le riunioni si aprono e poi si aggiornano. Se ti presenti in sede di conferenza le documentazioni le devi portare tutte”.
Insomma, se ci fosse un minimo di volontà politica di non chiudere tutti i discorsi sul parco commerciale la riunione dovrebbe essere aperta e poi rinviata.
“Certo, certo”.

24 gennaio 2013 ore 11:30
Nei pressi di Contrada Cascioni è in corso una manifestazione per protestare "contro l'inerzia dell'Amministrazione comunale di Galatina" (Carlo Gervasi). Altre notizie nelle prossime ore.

Giovedì, 24 Gennaio, 2013 - 00:05

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