Bruciano i teli in plastica. Inquinati i terreni a nord-ovest di Galatina

La colonna di fumo, ieri mattina, si vedeva dalla piazza di Collemeto. Qualcuno dice che, già nella notte fra sabato e domenica, un acre odore di plastica bruciata aveva invaso tutte le campagne intorno al fondo Sant'Elia. L'allarme diossina è scattato, forse, in ritardo. Quando la segnalazione è giunta alla Polizia Locale di Galatina, Rosanna Verter, luogotenente in servizio di pattuglia, ha raggiunto la zona che è molto vicina alla masseria Anchianà, e si è resa subito conto che  si stava consumando un grave inquinamento dell'aria e del terreno (icomposti plastici sviluppano diossina se bruciano al di sotto di 1000°C). Grossi cumuli di teli in plastica del tipo usato in agricoltura per le mini-serre, erano in fiamme e stavano producendo fumo nero e, a tratti, bianco.
Ha chiesto, perciò, l'intervento dei Vigili del Fuoco di Lecce. I caschi rossi hanno spento i focolai ed hanno acquisito tutti i dati necessari per i successivi accertamenti.
Sembra che un testimone abbia visto chi ha accumulato quei teli in quel luogo e sarebbe certo che quelle coperture siano state usate per la produzione delle angurie.
Questa piaga dello smaltimento delle plastiche non si riesce a debellare. Tutte le autorità competenti continuano a fare appelli a i contadini senza però raggiungere l'obbiettivo del corretto smaltimento.

Lunedì, 22 Ottobre, 2012 - 12:45

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