Branchi di cani randagi a Collemeto. Qualcuno se ne vuole occupare prima che diventino pericolosi?
Egregio Direttore, sono una cittadina di Collemeto, volevo sottoporLe una domanda: ci sarà mai una qualche soluzione al problema del randagismo? La mia domanda ha un tono volutamente polemico perché la questione si trascina ormai da parecchio tempo. Da quando ero piccola vedo cani vagabondare per il Paese. Il punto è che mentre prima se ne vedeva qualcuno ogni tanto ora sono parecchi di più e molti di grossa taglia.
Il problema nasce perchè ormai questi cani hanno formano dei veri e propri branchi, ognuno dei quali sente la “responsabilità” di difendere il territorio. Praticamente ogni notte sento cani che si azzannano tra loro. Allora la mia domanda è questa: visto che è anche iniziata la scuola, cosa accadrebbe se un bambino che va a scuola a piedi si trovasse davanti uno di questi branchi? E se magari se li ritrova davanti una persona anziana? Forse i cani presi singolarmente sono docili, ma quando sono in gruppo le dinamiche cambiano.
Allora io Le chiedo ancora, bisogna aspettare che succeda un qualcosa di irreparabile prima di intervenire? Di chi sarebbe la responsabilità poi? Una soluzione la si può trovare o non la si vuole trovare? Secondo me una soluzione la si DEVE trovare.
Gentile Barbara, probabilmente la responsabilità di un evento che speriamo non si verifichi mai sarebbe del Sindaco. Le Sue domande meritano una risposta puntuale anche perché i cani randagi costano, alla comunità galatinese, 300000 euro all'anno. Cesare Pica è il 'delegato al randagismo' della Polizia Locale ed è anche il segretario del Sindaco. Certamente potrà darci lumi in merito alla questione. (d.v.)
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