Il 5 Febbraio 2019, in occasione del Safer Internet Day, si è tenuta nell’IISS Laporta Falcone Borsellino una manifestazione che ha visto coinvolti gli alunni dell’istituto delle classi prime e seconde, sui rischi e le opportunità della rete. All'evento hanno partecipato rappresentanti della Polizia di Stato. Gli interventi hanno ricordato come il rispetto delle regole sia basilare per una vita di relazione e serva a ridurre casi di cyberbullismo.
Gli esperti hanno ricordato inoltre le varie problematiche tecniche, etiche e legali che emergono nell’utilizzo dei cellulari, in particolare rivolte alle violazioni del diritto di privacy. Pertanto l’incontro è stato finalizzato a far riflettere gli alunni non solo sull’uso consapevole della Rete, ma sul ruolo attivo e responsabile di ciascuno nella realizzazione di internet come luogo positivo e sicuro.
Il tema della sicurezza online è di assoluta attualità, entra ormai a far parte della cronaca quotidiana. Purtroppo non tutti siamo esperti e non sempre sappiamo come individuare situazioni rischiose e come comportarci.
L’evento ha avuto come filo conduttore una discussione sulle opportunità e sui rischi della rete, in riferimento a determinati argomenti che sono stati sviluppati tramite interventi che hanno visto come protagonisti gli studenti. Con molta attenzione gli studenti, hanno seguito tutte le proiezioni proposte e hanno posto domande, in particolare su come tutelarsi dai pericoli connessi alla ‘’navigazione’’ in rete e sui comportamenti ‘’bulli’’ nelle chat e nei social.
E’ stata anche l’occasione per spiegare che, in questo contesto, gesti apparentemente innocui come uno scherzo di gruppo ad un compagno, possono generare veri e propri reati che peseranno poi negativamente sul futuro di chi ha ‘’scherzato’’ e per incoraggiare a vivere il più possibile e intensamente le occasioni per stare insieme e conoscere il proprio ‘’vicino di banco’’, anche se non fa parte della cerchia di amici.
E’ stato molto importante far conoscere la Polizia di Stato non solo per la sua funzione ‘’repressiva’’ del crimine e della sua prevenzione, ma anche come persone a cui rivolgersi per ricevere informazione e aiuto anche per i giovani.