Basta veleni nelle campagne di Galatina!

Basta veleni nelle campagne, è il grido che decine di cittadini hanno esclamato alla vista di quella pratica criminale di diserbare i terreni privati con erbicidi e seccatutto. Gli abitanti del quartiere San Sebastiano si domandano come sia possibile ancora oggi autorizzare queste azioni, soprattutto a ridosso del centro abitato e cosa peggiore nei pressi di un asilo nido di recente inaugurazione. Asilo circondato dalla stessa campagna e dal giardino di pertinenza, che può essere veicolo di trasmissione tramite i venti e le pioggie, essere inquinato, mettendo a rischio la salute di decine di bambini.
E' impossibile avvalorare l'uso di sostanze tossiche senza considerare i numerosi dati epidemiologici diffusi da LILT, ARPA e dall'Organizzazione Mondiale della Sanità, che dimostrano come il salento sia una terra martoriata da morti causate da tumori in ogni dove, conseguenti all'inquinamento degli opifici insalubri presenti nelle zone industriali, dall'enorme traffico su gomma e dallo stesso settore agricolo, per il suo abuso di veleni. Veleni che affondano fino a raggiungere le falde acquifere già di per se minacciate dai rifiuti interrati illegalmente ed abusivamente, dalle perforazioni petrolifere della basilicata e dalla discarica di corigliano che la regione scentemente intende aprire.
> Tutto questo compromettendo noi stessi e il cibo che mangiamo, non si può rimanere in silenzio dinanzi a tutto questo.
> La nostra dieta mediterranea si basa su prodotti freschi, naturali e di stagione, è inconcepibile accettare pratiche di diserbo sapendo che sono letali per la vita stessa, per il paesaggio, oggetto di visita del turismo rurale.
> Il sindaco, come massima autorità, dovrebbe tutelare la salute pubblica e deve intraprendere scelte che bandiscano queste sostanze, il che sarebbe una decisione che seguirebbe la campagna nazionale ed europea che prevede di bandire il glifosate e tutti i suoi derivati.
> Il comitato che si è venuto a creare spontaneamente, si auspica che questo appello non rimanga inascoltato e che si prendano i dovuti prevvedimenti per arrivare a quelle pratiche virtuose e sostenibili che la ricerca e la storia ci hanno tramandato, per la salute umana, della nostra terra e ridare valore all'agricoltura sempre più minacciata fortemente dalle colture a basso costo estere ed OGM.

Martedì, 12 Aprile, 2016 - 00:06