Asl e telefoni comunali uniti per complicare la vita dei galatinesi

Caro Dino, mi è gradito renderti partecipe della “soddisfazione”, provata da me nel giro di pochi giorni, in virtù di due prestazioni, una della A.S.L. – Lecce e l’altra del Comune di Galatina, di quelle riservate ai cittadini che pagano le tasse. Il 2 marzo u.s., fornito di ricetta medica, mi sono recato nel poliambulatorio di via Roma e allo sportello del C.U.P. ho chiesto una visita diabetologica differita (cioè da effettuarsi entro breve tempo). L’addetto mi ha proposto nell’ordine le sedi di Tricase, Ugento, Gallipoli e Martano, precisando che a Galatina non vengono effettuate visite differite.
Solo nelle sedi più lontane sarei stato visitato entro pochi giorni. Quindi, per evitare un per me lungo viaggio in macchina, ho accettato obtorto collo di recarmi al Poliambulatorio di Martano mercoledì, 8 aprile.
Nella mattinata di oggi, 4 marzo, recatomi nell’ufficio comunale di affissioni in via M. D’Enghen per chiedere l’autorizzazione ad esporre al pubblico n. 20 locandine relative alla presentazione del mio ultimo libro, sono stato invitato a presentarne formale richiesta, compilando e firmando un ben articolato modulo. Intanto l’impiegata, dopo aver timbrato le locandine, ha compilato un bollettino di c. c. postale per il versamento al Comune dell’importo di € 12 (dodici), assicurandomi che avrei pagato in loco con il bancomat. Ma all’atto pratico la transazione non è avvenuta in quanto mancava il collegamento telefonico. Sono stato, quindi, invitato ad effettuare il versamento alle Poste e a far avere la ricevuta al Comune.
Così, malgrado le mie 84 primavere, girando in macchina come una trottola ho compiuto la “commissione” e sono tornato all’ufficio affissioni. Qui, mentre facevo le mie ovvie rimostranze, son venuto a sapere che il collegamento telefonico mancava già …da 3 (tre) giorni!
In altra circostanza ho scritto sostenendo che Galatina non fosse più città, dobbiamo dunque rassegnarci ad una qualità della vita sempre peggiore?
Cordiali saluti.

Caro Pietro, non dobbiamo rassegnarci ma continuare a combattere e ad amare la nostra Città proprio come fai tu, sperando che i giovani seguano sempre e soltanto i buoni esempi come il tuo. In attesa di farlo personalmente venerdì 20 marzo 2015 alla presentazione del tuo ultimo libro "La grande guerra 1915-1918 e la partecipazione dei galatinesi", ti saluto molto cordialmente. (d.v.)

Giovedì, 5 Marzo, 2015 - 00:07