Arrivate ad Erchie le spoglie di Santa Lucia e di Sant’Irene
Accompagnate da due mezzi della Protezione civile e scortate da due auto dei carabinieri sono arrivate mercoledì sera ad Erchie le spoglie di Santa Lucia e di Sant’Irene, traslate rispettivamente da Venezia e da Catignano (Pesara). Un evento eccezionale per la comunità di Erchie che si è stretta attorno alle sue Sante in segno di devozione e ammirazione. A benedire i due corpi, custoditi in altrettante teche di cristallo, è stato il vescovo di Oria, monsignor Vincenzo Pisanello (vescovo galatinese, ndr): “La storia delle due Sante ci lascia un messaggio di adesione piena al Vangelo perché il martirio fondamentalmente è un’adesione totale della propria vita con effusione del proprio sangue per seguire Gesù. Ebbene, Santa Lucia e Sant’Irene ci hanno lasciato il dono della vita. E il Vangelo diventa così la luce per eliminare tante difficoltà”.
A dare il benvenuto alle spoglie delle due Sante c’erano numerose autorità civili e religiose, a cominciare dal sindaco di Erchie Giuseppe Margheriti, dal prefetto di Brindisi Umberto Guidato, dal questore di Brindisi, Ferdinando Rossi, da una trentina di sindaci provenienti da tutta la regione oltre a diversi rappresentanti giunti da diverse zone d’Italia: don Giammatteo Caputo, direttore dell’Ufficio Beni Culturali e Turismo della Curia Patriarcale e il Courier don Giuseppe Costantini, in rappresentanza del Patriarcato di Venezia, il sindaco di Siracusa, Francesco Italia, il primo cittadino di Carlentini (Siracusa), Giuseppe Stefio, una delegazione di rappresentanti istituzionali in arrivo da Catignano (Pescara) e una deputazione della Cappella di Santa Lucia di Siracusa presieduta dall’avvocato Pucci Piccione. Ad accogliere le spoglie anche i bambini della scuola dell’infanzia “L’Albero Azzurro”. La cerimonia - introdotta e commentata da Giovanni Colonna - è stata allietata dai cori giovanili, animazione diocesana e Chiesa Matrice e dalla voce del tenore Mimino D'Amato, prima del gran finale con i fuochi d'artificio. Subito dopo ha preso il via la fiaccolata accompagnata dalle associazioni bandistiche ”Nicolì” e “Puccini” e salutata con grande emozione dalla comunità di Erchie: in molti hanno atteso il passaggio del corteo direttamente davanti alle proprie abitazioni, addobbate per l’occasione. Durante il tragitto il corteo si è fermato in via Calvario dove ad attenderlo c’erano gli alunni della scuola dell’infanzia Giovanni Paolo II. La processione si è conclusa in piazza Umberto I, dove il vescovo Vincenzo Pisanello ha presieduto la Santa Messa dell'Accoglienza davanti a migliaia di fedeli e di devoti. E’ la stessa piazza dove si affacciano il Santuario di Santa Lucia e la Chiesa Madre, due monumenti posti uno di fonte all’altro nella piazza centrale di Erchie. Un aspetto singolare che rafforza simbolicamente il senso di devozione di questa comunità verso la Santa Patrona Irene e la Santa Protettrice Lucia. Subito dopo la funzione religiosa i fedeli hanno venerato le due Sante nelle rispettive chiese. L’evento – denominato Erchie in Giubilo” e organizzato dal Comune di Erchie e dall’Unità pastorale di Erchie (Diocesi di Oria) - prevede una serie di iniziative collaterali che si protrarranno fino al prossimo 4 maggio. Durante l’intera giornata odierna sono previste attività di intrattenimento con artisti di strada e spettacoli itineranti curate dai commercianti e dagli esercenti del centro storico. Alle 21, invece, in piazza Umberto I, è in programma il concerto della Giovane Orchestra Jonica.
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