Arrestato il presunto autore dell'incendio dell'auto in via Beato Angelico
Quando ieri sera, intorno alle ore 20, lo hanno rintracciato aveva ancora nello zaino due bottiglie contenenti liquido infiammabile, presumibilmente benzina. Lo hanno fermato e portato in Commissariato. Qui Mamadou Sakho, nato a Malifara in Senegal il 5 maggio 1989, senza fissa dimora è stato dichiarato in arrestato per il reato di danneggiamento seguito da incendio della Golf serie 3 di proprietà di G. C. cinquantaseienne macellaio galatinese. A riconoscerlo è stato un vicino di casa della vittima che aveva assistito dal balcone all’azione del giovane senegalese. Agli inquirenti aveva, infatti raccontato, di avere visto un giovane di colore parcheggiare una bicicletta ad una decina di metri dal civico 62 di via Beato Angelico e poi di averlo osservato versare del liquido sull’auto e poi appiccare il fuoco.
La testimonianza dell’uomo è stata fondamentale. Gli agenti guidati dal vicequestore Bono lo avevano invitato in Commissariato come persona informata dei fatti. Dal colloquio con il macellaio era venuto fuori che nel pomeriggio di domenica uno dei suoi figli aveva avuto un diverbio con una persona extracomunitaria identificata in Sakho. Quando i poliziotti lo hanno rintracciato e portato negli uffici di via Carlo Mauro il testimone che attendeva nella sala d’aspetto lo ha subito riconosciuto.
Addosso all’arrestato era stato trovato anche un scontrino di un bar situato nei pressi di un distributore di carburanti. Sembra anche che i suoi abiti emanassero un forte odore di benzina.
Intorno alla mezzanotte Donatina Buffelli, sostituto procuratore di turno, informata di tutta la vicenda ha autorizzato l’arresto Mamadou Sakho e il suo conseguente trasferimento presso la casa circondariale di Lecce.
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