Arrestati due sub raccoglitori abituali di 'datteri di mare'
Alle ore 12:30 di ieri, personale della Squadra Nautica della Polizia di Stato di Gallipoli, impegnato in servizi di vigilanza costiera per il contrasto della pesca di frodo e la salvaguardia e tutela delle risorse biologiche, in località Torre San Giovanni, ha notato nelle acque antistanti un gommone, che si trovava a circa 800 metri dalla costa e, nelle sue vicinanze, un pallone segna sub. Ha perciò deciso di porre sotto osservazione la zona attraverso l'uso di binocoli. Intorno alle 10:00, è stato notato un sub riemergere dall’acqua e, dopo aver passato una sacca al conducente del natante, salire a bordo avviando il natante in direzione sud.
Il gommone, seguito a vista , si è diretto verso la marina di Lido Marini. Dopo aver raggiunto un piccolo scalo presente sul posto, i due uomini che erano a bordo, in modo frettoloso, hanno caricato il natante su un carrello per poi agganciarlo ad un’autovettura , dirigendosi sulla strada che porta in direzione del comune di Presicce.
I poliziotti, senza mai perdere di vista il mezzo, hanno allora deciso di procedere al controllo ed alla identificazione dei due uomini. Sul gommone, ben nascosti nel gavone di prua, sono stati trovati quattro sacchetti di plastica contenenti complessivamente 4,806 kg. di Lithopaga Lithophaga comunemente denominati “datteri di mare” di cui è vietata la cattura, il commercio e la vendita. I due sub A.M., neretino del’75 e C. P., nato a Nardò nel 1974,sono stati perciò ritenuti responsabili di attività finalizzata al danneggiamento dell’ambiente marino.
Costoro, infatti, per potersi impossessare dei pre citati molluschi, avrebbero deturpato con violenza ed utilizzando attrezzi vietati, avrebbero danneggiato consapevolmente pezzi di roccia, che sono beni di pubblica fruibilità, distruggendo, in maniera irreversibile delle risorse necessarie all’ecosistema marino.
I molluschi, l'attrezzatura da sub e gli utensili utilizzati per la loro cattura sono stati sequestrati. I datteri sequestrati, come prevede la normativa, sono stati schiacciati e gettati in mare. I due pescatori, già altre volte segnalati all’Autorità giudiziaria per lo stesso tipo di reato, sono stati posti agli arresti domiciliari.
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