Arrestati due presunti autori delle rapine alla Q8 ed al supermercato Dok di Galatina

Insieme ad altri tre complici avrebbero "assaltato" anche il Golosito ed alcuni esercizi commerciali di Soleto e Muro Leccese. Azione congiunta di Polizia e Carabinieri

Questa mattina Alessio Viti, ventitreenne di Galatina, e Luigi Antonio Arena, trentunenne di Cutrofiano, sono stati arrestati dal personale della Squadra Mobile, del Commissariato di P.S. di Galatina e dai militari della Compagnia dei Carabinieri di Maglie, in esecuzione di due ordinanze emesse dal G.I.P. di Lecce. I due sono accusati di avere compiuto nei comuni di Galatina, Soleto e Muro Leccese, efferate rapine in danno di esercizi pubblici con l’utilizzo di un fucile a canne mozze.
Insieme a loro sono indagate altre tre persone in stato di libertà. Le rapine sarebbero state commesse a mano armata a partire dal 31 maggio e fino al 25 giugno di quest'anno.
I fatti criminosi contestati a Viti e ad Aarena hanno inizio con la rapina commessa la notte del 31 maggio scorso in danno della Stazione di servizio “Q8”, ubicata sulla SP 362, alle porte di Galatina.
In questa occasione i due arrestati, entrambi con il volto travisato e Arena anche armato di pistola, dopo aver minacciato un dipendente, portavano via l’incasso di 880 euro e numerosi biglietti “Gratta e Vinci”.
Il personale del Commissariato di Galatina recuperò parte di tali biglietti, persi durante la fuga dei malviventi, e alcuni abiti indossati dagli stessi.
La rapina era stata preceduta quindici minuti prima da un sopralluogo effettuato dagli arrestati e da due complici, individuati dalla polizia giudiziaria in due uomini residenti nella provincia di Taranto, D.P. e M. F. . Attraverso il profilo Facebook di tutti gli indagati la Polizia Giudiziaria è infatti riuscita a comparare con esito positivo i soggetti ripresi dal sistema di videosorveglianza della stazione di servizio con le immagini che comparivano nelle loro rispettive foto del profilo, nonché con quelle, pubblicate sullo stesso Social, che ritraevano i due presunti rapinatori con alcuni dei loro complici.
Il successivo 3 giugno  fu commessa un'altra rapina in danno del “Supermercato DOK” di Galatina. In questo caso avevano agito tre individui, di cui uno armato di fucile a canne mozze e uno di pistola. I malviventi, dopo avere minacciato, -puntandogli contro il fucile a canne mozze e colpendo uno di loro con un oggetto contundente- due dipendenti dell’esercizio commerciale, si impossessarono di parte degli incassi giornalieri, cioè della somma di 1300, 00 Euro.
La polizia giudiziaria individuò quale possibile autore un uomo di nazionalità senegalese, Mamadou Sakho, ventotto anni, senza fissa dimora, che dopo pochi giorni, il 19 giugno compì un’altra rapina con il complice  Josel Aliu, di nazionalità albanese, in danno del supermercato “Golosito” di Galatina. I due furono arrestati in flagranza di reato dai poliziotti del Commissariato di Galatina. Per tale ultimo evento venne anche individuato e denunciato in stato di libertà  Alessio Viti, che, qualche minuto prima della rapina, circolava a bordo della sua autovettura percorrendo strade molto vicine a quella del supermercato, e fermandosi, poi, in una strada che si trovava sulla via di fuga di Sakho e Aliu.
Ancora, il 5 giugno fu preso nuovamente di mira il Bar della Stazione di Servizio Q8 colpita il 31 maggio. In questo caso gli autori erano in due, entrambi travisati, ed uno di loro imbracciava un fucile a canne mozze. I malviventi asportarono la somma di 550,00 Euro e una serie di biglietti di lotterie istantanee, per un valore di circa 1500,00 Euro.
Le indagini svolte consentivano di accertare come alcuni degli abiti indossati in tale occasione dai rapinatori e subito dopo abbandonati per strada, corrispondessero a quelli utilizzati in occasione delle rapine commesse il 3 giugno in danno del Supermercato DOK e il 31 maggio presso lo stesso Bar. Ciò avvalorava la tesi che il gruppo fosse sempre lo stesso. Nel caso specifico si accertò che ad agire erano stati Arenai e Sakho.
Va aggiunto che i biglietti gratta e vinci asportati nel corso delle due rapine, sono stati portati all’incasso per la vincita dagli stessi autori delle rapine.

In due ulteriori episodi l’Arma dei Carabinieri ha condotto le indagini, consentendo di aggiungere fondamentali elementi al già elaborato quadro probatorio: Il 21 giugno un uomo travisato da passamontagna, si introduceva all’interno del bar “ Link & Coffee” di Soleto, e, dopo avere avuto una lunga colluttazione con la banconista, portava via un borsello con all’interno 10,00 Euro.
Nel corso della colluttazione la ragazza riusciva a sfilare il passamontagna al malvivente, che veniva riconosciuto dagli investigatori in Arena. I militari della Compagnia Carabinieri di Maglie, intervenuti nell’immediatezza del fatto, appuravano attraverso le immagini del sistema di videosorveglianza dello stesso esercizio, che tre minuti prima che avvenisse la rapina, all’interno del bar aveva fatto ingresso un giovane che, con una scusa, aveva effettuato un “sopralluogo”. Quest’ultimo veniva rapidamente identificato dai militari dell’Arma, con il determinante contributo della Stazione Carabinieri di Galatina, in Alessio Viti.
Infine, il 25 giugno a Muro Leccese due individui travisati, di cui uno armato di fucile a canne mozze, irrompevano nel bar annesso alla stazione di servizio ENI, dove, dopo aver esploso un colpo in aria, si impossessavano della somma di 2700,00 euro e di numerosi biglietti “gratta e vinci”, per un importo di circa 2000,00 Euro. Usciti dall’esercizio esplodevano un altro colpo, prima di fuggire a bordo di un’autovettura Citroen C3 Pluriel di colore verde chiaro, con entrambe le targhe parzialmente coperte. Come di consuetudine, durante la fuga abbandonavano alcuni capi di abbigliamento indossati durante l’azione, gli stessi indossati durante la rapina al Bar di Soleto di qualche giorno prima.
In questo caso era la locale Stazione Carabinieri di Muro Leccese a condurre le indagini, che venivano portate a conclusione in tempi record grazie all’incrocio tra le descrizioni fornite dai testimoni, l’analisi dei sistemi di videosorveglianza, accurati sopralluoghi e verifiche svolte sull’autovettura. Nonostante, infatti, i rapinatori avessero adottato l’accortezza di coprire le targhe dell’autovettura, i militari dell’Arma riuscivano comunque a identificarla ed ad accertare che era stata presa a noleggio dalla compagna di Viti. Tale importante informazione consentiva la definitiva e certa identificazione di quest’ultimo e del suo amico Arena quali autori dell’ennesima rapina.
Nel breve lasso di tempo in cui avrebbero agito, i destinatari dell’ordinanza ed i loro tre complici avrebbero dunque commesso ben sei fatti criminosi, creando allarme tra gli operatori del commercio e nella cittadinanza.
La perfetta sinergia investigativa degli operatori della Polizia di Stato e dei Carabinieri della Compagnia di Maglie e del Nucleo Investigativo di Lecce, e la totale sintonia nel coordinare la complessa fase esecutiva dei provvedimenti restrittivi, ha pertanto consentito di porre fine alle scorribande di cinque soggetti spregiudicati e pericolosi.

Mercoledì, 25 Ottobre, 2017 - 20:53