Aragoste e datteri in pescheria, multato e denunciato il proprietario
Le pescherie del mercato ittico di Gallipoli hanno avuto una domenica di controlli. La Guardia Costiera ha trovato, esposte sul bancone di uno dei punti vendita, otto esemplari di aragoste. Al titolare dell’esercizio commerciale è stata fatta una multa di 4000 euro perché il mese di marzo ricade nel periodo di fermo pesca per questa specie ittica. I crostacei sequestrati, dichiarati, da parte del servizio veterinario dell’ASL, idonei al consumo umano, sono stati donati in beneficenza al Centro di Recupero Minorile di Boncore-Nardò.
L’attività investigativa posta in essere dai militari della Capitaneria di Porto, ha inoltre portato alla scoperta di un bottino, frutto di un'altra attività illecita. Nel bagagliaio di una auto privata parcheggiata nelle immediate vicinanze del mercato del pesce di Gallipoli, erano nascosti circa 1,5 Kg dattero di mare, la cui raccolta, oltre che gravemente dannosa per l’ecosistema marino, è vietata e punita penalmente.
A favorire l’apertura del veicolo è stato lo stesso esercente già sanzionato per la detenzione delle aragoste, il quale, pur non essendo il proprietario dell’automobile, ha rivendicato la proprietà dei datteri che non più reintroducibili, benché vitali, nel loro habitat naturale, sono stati distrutti.
Il titolare della pescheria ed il possessore del veicolo sono stati deferiti all’Autorità Giudiziaria per i reati di detenzione e ricettazione di specie vietata.
"Si ribadisce, ancora una volta, la necessità di porre attenzione al rispetto delle norme a tutela del patrimonio ittico e dell’ecosistema -dicono gli uomini diretti dal comandante Attilio Maria Daconto- in considerazione del grave pregiudizio arrecato dalla pesca di specie ed in tempi vietati, ricordando che la pesca, la commercializzazione e detenzione del dattero di mare sono sempre vietate, che fino a fine aprile vige il fermo biologico della pesca dell’aragosta mentre fino a fine marzo quello del pesce spada".
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