Api stressate, crolla in Puglia la produzione di miele
Sotto stress le api in Puglia per il clima pazzo che non ha dato tregua ad aprile e maggio, con l’effetto del crollo della produzione di miele. E’ l’allarme di Coldiretti Puglia sugli effetti del maltempo che con bombe d’acqua, grandinate e nubifragi rovina la giornata mondiale delle api che si festeggia il 20 maggio a livello planetario, dopo essere stata istituita dall’Onu nel 2018, per riconoscere il ruolo insostituibile svolto da questo insetto tanto che Albert Einstein sosteneva che: “se l’ape scomparisse dalla faccia della terra, all’uomo non resterebbero che quattro anni di vita”.
“In Puglia il settore ha mostrato un grande dinamismo negli ultimi 10 anni, nonostante il difficile andamento climatico che ha determinato il crollo della produzione di miele ‘made in Italy’ del 70%, mentre il mercato è letteralmente invaso da prodotto straniero, falsamente etichettato come miele che subisce fermentazioni, pastorizzazione, ultrafiltrazione, aggiunto a miscelazione di pollini, “taglio” con zuccheri quali quello derivato dal riso. Per essere certi di portare in tavola miele ‘made in Italy’ occorre verificare con attenzione l’origine in etichetta oppure di rivolgersi direttamente ai produttori nelle aziende agricole, negli agriturismi o nei mercati di Campagna Amica ”, dice il presidente di Coldiretti Puglia, Savino Muraglia. “Non abbiamo mai vissuto una situazione cosi critica – denuncia Daniela Margarito, apicoltrice di Racale a Lecce – le api sono stressate, escono ai primi raggi di sole e tornano indietro non appena inizia a piovere. Non fanno altro che produrre covata senza riuscire ad immagazzinare miele, i fiori risultano perennemente bagnati dalle frequenti piogge e scaricano il nettare e non raccolgono neppure polline, innescando una situazione critica all’interno dello stesso alveare”. In quasi 10 anni, dal 2009 al 2018, sono aumentate del 61,5% le aziende che in Puglia producono miele, un trend positivo che, eccezion fatta per Brindisi che non ha segnato alcun aumento, interessa tutte le province pugliese, con punte del 63,3% a Foggia e del 90% a Lecce, secondo quanto rileva Coldiretti Puglia sulla base dei dati della Camera di Commercio di Milano. Rilevanti sono le importazioni dall’estero che nel 2018 sono risultate pari a 27,8 milioni di chili in aumento del 18% rispetto all’anno precedente. Quasi la metà di tutto il miele estero in Italia arriva da due soli paesi: Ungheria con oltre 11,3 milioni di chili e la Cina con 2,5 di chili ai vertici per l’insicurezza alimentare, conclude Coldiretti.
Tweet |