Ancora altre pecore uccise dai randagi. Paura a Collemeto

Le hanno trovate morte dissanguate in sei punti diversi del campo. I segni sul collo di cinque pecore ed un agnellino erano evidenti. Nella notte fra giovedì e venerdì, in località Cascioni a duecento metri dalla Lecce – Gallipoli, il branco di cani randagi che si aggirerebbe fra Collemeto e l'Aeroporto di Galatina deve aver colpito di nuovo. A lanciare l'allarme e ad avvertire i pastori e le forze dell'ordine è stato ieri mattina un contadino che ha visto gli animali morti sul terreno. Una volante della Polizia di Stato si è portata subito sul luogo per ricostruire l'accaduto. Dai primi accertamenti sembrerebbe che un gregge, appartenente ad un pastore di Copertino, fosse rimasto per tutta la notte in una zona recintata facilmente raggiungibile attraverso una complanare della statale. Qui sarebbe stato attaccato da uno o due cani.
"Quando noi siamo arrivati non c'erano cani" –dice Luigi Giannini, veterinario della Asl, la cui presenza è stato richiesta dagli agenti- abbiamo potuto solo constatare che alcune pecore di circa un anno erano state uccise verosimilmente da cani". Una ditta specializzata ha, poi, prelevato le carcasse degli ovini uccisi per incenerirle come prevede la legge.
La paura comincia, intanto, a diffondersi fra i contadini e gli abitanti dell'area su cui sembra agire il branco. Le segnalazioni si moltiplicano. "Sarebbe però importante –aggiunge Giannini- che chi avvista questi animali avvertisse immediatamente le forze dell'ordine o chiamasse noi al numero 0836529010".
L'aver reso pubblica la strage delle cento pecore nella masseria Anchianà ha fatto riaffiorare i ricordi di altre uccisioni attribuite sempre a randagi e avvenute in una masseria sulla Galatina – Lecce solo qualche settimana fa. Lì i cani avrebbero attaccato in due momenti diversi. Una volta avrebbero colpito un gregge all'aperto ed un'altra si sarebbero spinti fin dentro le stalle.
Su tutte queste vicende sta svolgendo attività di indagine il Commissariato di Galatina, diretto dal vicequestore Giovanni Bono. Il moltiplicarsi di questi casi potrebbe diventare un problema anche per il comune di Galatina che si vedrebbe costretto a risarcire gli allevatori danneggiati dai randagi.

Sabato, 20 Ottobre, 2012 - 11:30

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