"Anche con il riordino mi tengo strette le eccellenze"

Una riflessione del Direttore Generale della Asl sul Reparto Infettivi dell'Ospedale di Galatina

Gentile direttore, ho letto e apprezzato molto la lettera scritta dal figlio di una paziente per ringraziare il dottor Paolo Tundo e il personale del reparto Infettivi dell’Ospedale di Galatina. Da medico conosco bene quanto sia importante l’umanizzazione delle cure, l’attenzione per le persone, pazienti e familiari, la capacità di instaurare rapporti interpersonali, basati sulla professionalità, che vanno ben oltre la freddezza di una cartella clinica. Come medici non dovremmo semplicemente farci carico delle patologie, ma prenderci cura delle persone e della loro fragilità. È la differenza, fondamentale, che passa tra il “fare il medico” ed “essere medico”.
Vedere questi valori riconosciuti dai pazienti o dagli utenti in genere, in questo come in altri casi, non può che farmi piacere, perché significa che la nostra Sanità è ancora in grado di dare risposte credibili, di lasciare una traccia positiva nella vita delle persone. E le persone, se il medico e l’infermiere fanno bene il loro mestiere e ci mettono anche qualcosa in più, sanno comprenderlo, apprezzarlo e lasciarne pubblica testimonianza.
Da Direttore Generale che viene dalla trincea dei Distretti, ho ben presente che la Sanità migliore è un concentrato di professionalità, competenze e anche empatia. Voglio rassicurare i pazienti, gli utenti e anche gli operatori che so riconoscere certi valori e certe sensibilità quando le vedo all’opera.
Ciò vale anche per l’Ospedale di Galatina che, voglio ricordarlo, non viene chiuso ma riclassificato: la differenza c’è ed è evidente. Basta volerla vedere, senza pregiudizi. Allo stesso tempo, il Riordino ha previsto il trasferimento a Lecce del Reparto Infettivi di Galatina, il che tuttavia non comporterà la dispersione del patrimonio umano e professionale costruito negli anni attorno al dottor Tundo. La sua struttura, infatti, conserverà l’autonomia: l’ho detto e ribadito più volte ai diretti interessati e alle comunità locali.
Le eccellenze che ho trovato nella Sanità leccese sono tante e me le tengo ben strette, per questo ho cercato di farle conoscere anche agli stessi leccesi, cittadini giustamente molto attenti ed esigenti. Naturalmente, e senza ipocrisia, esistono anche realtà e strutture sanitarie che funzionano meno.  La stella polare dell’impegno della Direzione generale, in fondo, sta nel conciliare i poli opposti dell’eccellenza e dell’inefficienza, con un’unità di misura data dalla capacità di governare la scarsità. Tirare fuori il meglio con le risorse date: è questo il disegno della nuova Sanità. Il che non vuol dire essere “ragionieri” ma, questo sì, ragionevoli e capaci di valorizzare le energie migliori e di riorganizzare quelle sopite di una grande azienda come è la ASL di Lecce.
Silvana Melli
Direttore Generale Asl Lecce

Professionalità ed umanità nel reparto infettivi del Santa Caterina Novella

Domenica, 29 Gennaio, 2017 - 00:07

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