Amarezza

Un saluto a voi e a chi leggerà queste poche righe. Chi scrive è un ragazzo galatinese di 30 anni che, come molti suoi coetanei, avrebbe mille e più ragioni per manifestare anche con estremo vigore il proprio dissenso, senza badare a formalismi e politically correct. Senza futuro, ridotti a carne da macello!!! Ma non è il mio caso perché, nel fatto in questione di "politicamente corretto" ne ho usato anche troppo.
"Amarezza" è il termine appropriato per descrivere il momento che sto passando a ridosso di questa PARADOSSALE VICENDA. Amarezza per le sorti della mia città, che con la vicenda del piano sanitario regionale riceverà una mazzata terribile sulle già fragili spalle della collettività.
Amarezza nel constatare la totale immobilità di questa giunta nel tutelare un bene prezioso come il nostro nosocomio. Le battaglie si fanno nelle piazze mobilitando personalmente (caro Sindaco) le persone e non dentro le classiche quattro mura. Basta guardarsi intorno e vedere come si sono mosse le altre realtà comunali.
Amarezza, questa volta molta di più, per quello che è successo giovedì mattina. Mi reco al punto convenuto della manifestazione, di fronte al comitato e già c'è qualcosa che non va, perché 2 persone riconducibili al PD iniziano a prendere in giro e a sminuire, tra di loro e sottovoce, coloro che erano presenti al corteo e assicurandosi che non ci fosse nessuna forma di dissenso nei confronti del PD e del sindaco, prodigandosi al telefono (chissà con chi) per incanalare a nostra insaputa la manifestazione entro certi binari consoni a lor signori. Lo faccio presente alla responsabile del comitato e lei mi esorta ad ignorarli, nonostante tutto vige in me e negli altri un clima pacifico e di tranquillità.
Arriviamo sotto il comune e iniziamo un piccolo presidio momentaneo in attesa del sindaco che si spera che venga, dopo poco arriva con la sua macchina e appena si avvicina a noi gli rivolgo con tono fermo, ma con grande educazione e rispetto questo ammonimento: "Signor sindaco questa giunta mi sembra un po' latente, lo vogliamo difendere questo nostro ospedale?! Vi dovete svegliare (migliaia di galatinesi pensano questo).
Non l'avessi mai fatto! Il sindaco, insieme ad altre persone (alcune interne al PD) si scagliano addosso a me con una ferocia tale, da lasciare attoniti i presenti; vittima di strattonamenti, insulti e minacce immotivate non mi lascio intimorire e mantengo la calma. Il sindaco chiede ad alcuni soggetti di allontanarmi, ma io non indietreggio mai su queste cose e riesco a rimanere li consapevole della mia "dimensione di cittadino", dopo aver realizzato lo sfoggio del loro inqualificabile gesto cercano dapprima di dipingermi come un aggressore e poi di intavolare un discorso da tenersi in una stanza, da soli.
Io, di parere diverso, dico al sindaco che deve parlare davanti a tutti alla luce del sole, a quel punto iniziamo un vivace dibattito (visibile sul video di (...), al quale ho da rivolgere un paio di sgradevoli considerazioni), sulla scorta delle esortazioni di alcuni soggetti e della pressione di noi manifestanti ci invita ad entrare nel suo ufficio. Per inciso, non era in programma il ricevimento dentro il suo ufficio.
Una volta entrati li continuano a stare sulla difensiva, affermando che io ho aggredito il sindaco attaccandolo con frasi ingiuriose senza il rispetto dovuto. Vi risparmio un po' tutto il dibattito (potrei risultare logorroico) se non per alcune cose come il discorso tenuto dal rappresentante di coloro che fanno la "clown therapy" nell'ospedale di Galatina, il quale ha fatto presente l'assenza totale del Comune nell'appoggiare anche moralmente, nonostante i vari inviti a partecipare anche con un semplice sorriso, questa sua associazione la quale si vedrà costretta ad andarsene dal S. Caterina Novella; l'altra cosa che volevo far presente è che  ho fatto anche una proposta concreta al sindaco, cioè quella di impegnarsi ad appoggiare "politicamente" il processo di internalizzazioni dei servizi ASL, estromettendo le ditte esterne (le coop) dalla gestione dei servizi e affidare quest'ultimo a "società in-house" delle ASL stesse, tutto ciò comporterebbe (se non ostacolato con stratagemmi di bassa politica da parte di coloro che stanno in regione, tipo il PD) risparmi per milioni di euro e si potrebbero evitare declassamenti e quant'altro.
Tanta amarezza per quel che ne è seguito dopo: insulti e mistificazioni. Ad esempio, qualcuno ha avuto il coraggio di dire che ero un contestatore politico, riconducibile a casapound solo perché ha saputo di alcuni miei intimi ideali passati e presenti, ma che non hanno nulla che vedere con tutto ciò. Tutt'al più non ho alcuna tessera di casapound!
Non entro tanto nel merito del piano di riordino di Emiliano e del relativo declassamento del nostro nosocomio perché è già palese "l'infame volontà politica della giunta regionale nel procedere allo smantellamento del diritto alla salute".
Concludo dicendo (a chi ha pubblicato il video su youtube, ndr) di riprendere tutto la prossima volta, perché c'è stato un "prima" ed un "dopo" in relazione al filmato, DECISIVI nel dare alle persone la possibilità di farsi un proprio giudizio della faccenda intercorsa tra me ed il Sindaco.
Colgo qui l'occasione per ringraziare tutti coloro che mi hanno difeso dall'aggressione del sindaco, ed anche le tante persone che mi hanno difeso, supportato e che mi hanno espresso la loro solidarietà.
Ringrazio moltissimo, con il cuore, la mia famiglia che mi ha difeso e sostenuto con tenacia dalle offese e dalle infamie. Un ringraziamento a voi tutti, di "Galatina. it", dell'opportunità che mi avete dato! Un caloroso saluto e a presto.

Gentile Manuel, accusare il Sindaco Cosimo Montagna di essere stato, insieme alla sua Giunta, latitante sulla questione Ospedale, appare a chiunque piuttosto ingeneroso. È umanamente comprensibile la reazione del Primo cittadino anche se non è accettabile poiché proviene da chi, a livello comunale, rappresenta le Istituzioni. Siamo, tutti uomini e tutti soggetti all'errore.
Il Sindaco, che è uomo saggio e prudente, si è, certamente, reso conto istantaneamente di essere andato sopra le righe ed ha invitato Lei e i presenti a seguirlo in Palazzo Orsini.
La piazza non è il luogo più adatto per affrontare e sviscerare questioni delicate. Può essere la sede più opportuna per un comizio o una manifestazione ma non per l'approntamento pacato e lungimirante di una strategia vincente.
Il suo atteggiamento, lo si intuisce dal video da Lei citato, appariva più quello di un oppositore "a prescindere" che quello di un cittadino che voleva costruire insieme a tutti gli altri concittadini (senza distinzione di colore politico) un movimento a difesa del 'Santa Caterina Novella'.
La non violenza è una forma di lotta politica difficile da praticare ed ha alla base il rispetto per le Istituzioni che possono e debbono essere criticate (e contestate se occorre) ma soprattutto vanno aiutate a compiere il loro dovere.
Quanto accaduto il 18 febbraio potrà essere utile alla città solo se tutti i protagonisti della vicenda sapranno trarre il bene che, comunque, da tutte le parti si diceva di voler raggiungere.
La saluto cordialmente. (d.v.)

"Pronto a marciare in difesa dell'Ospedale"

Mercoledì, 24 Febbraio, 2016 - 00:07