Allarme consorzi, si attivi l'assessore Sabella

Galatina come molti altri comuni del Salento è stata coinvolta nella questione delle cartelle di pagamento inviate ad alcuni cittadini da parte dei consorzi di bonifica. Questi provvedimenti hanno creato una corposa polemica in quanto in alcuni casi sono stati notificati a cittadini inconsapevoli di dovere tali tributi, in altri casi a cittadini obbligatoriamente consorziati poiché proprietari di terreni agricoli, ma che non hanno visto nel corso di questi anni alcuna, o rare azioni di bonifica o manutenzione.
Per quel che riguarda Galatina, va accertato che i terreni e i fabbricati in questione ricadano nel reticolato oggetto di tali servizi. E’ stata infatti da poco rivista e aggiornata la perimetrazione della zona urbana da parte degli uffici tecnici con apposita delibera di Giunta Comunale.
Riteniamo, comunque, che in presenza di inadempienza e disservizio, i tributi notificati non debbano essere corrisposti. La vigilanza sugli enti consortili, è dovere dell’assessorato regionale all’agricoltura e noi esortiamo il nostro assessore Patrizia Sabella ad interfacciarsi con la Regione per far chiarezza sulle dinamiche di questo contenzioso e premere affinché si disponga al più presto una soluzione che vada incontro ai cittadini; inoltre nella nostra dimensione comunale, chiediamo di attivarsi quanto prima al fine di accertare la legittimità di queste cartelle e chiedere un incontro con gli enti consortili per verificare che i servizi per cui vengono richiesti i pagamenti siano o meno stati effettuati, e quindi, dove accertata l’inadempienza, provvedere alla pronta sospensione degli atti di sollecito, e in ultima analisi procedere per vie legali affinché vengano salvaguardati i diritti dei cittadini.
Va detto che i consorzi, onde funzionassero secondo disposizioni di legge, sono enti necessari e determinanti per la prevenzione del rischio idrogeologico, la difesa del suolo e manutenzione del territorio, specie in una regione come la Puglia, con delle caratteristiche ambientali che necessitano di continui interventi.
In realtà il malfunzionamento di queste strutture è dovuto alla mancanza di una organica politica di bonifica della Regione Puglia, la quale nel 2012 ha approvato una legge di riordino e organizzazione dei consorzi, ma nella pratica non vi ha mai dato piena attuazione, lasciandoli nell’inefficiente limbo di un lungo commissariamento.
Sarebbe ideale, come disegnato dalla stessa legge, che gli stessi consorziati prendessero in carico la gestione delle attività consortili e li governassero in pieno spirito democratico con una visione chiara e reale delle necessità del territorio.
Esistono esempi virtuosi di questa “autogestione” e sono i due consorzi del Gargano e della Capitanata, gli unici non commissariati e che sono riusciti ad attuare  importanti interventi di tutela e recupero del territorio.

Luigi Longo, consigliere di Rifondazione Comunista di Galatina>>

Domenica, 6 Marzo, 2016 - 00:05

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