Al Polo 2 di Galatina la Philosophy For Children (P4C)

L’IC. POLO 2 di Galatina si apre alla Philosophy  For Children ( P4C), metodologia sostenuta dalla Division of  Philosophy dell’UNESCO, in quanto risponde alla promozione delle life skills individuate dall’ONU e dall’UNICEF (documento “Thinking  Rights” del 2012). La metodologia,  nata nei primi anni Settanta grazie al lavoro di Matthew Lipman, professore di Logica presso la Columbia University e all’impegno di ricercatori e ricercatrici come Ann Margaret Sharp, che è andata oltre i confini didattici, divenendo una vera e propria rivoluzione culturale, ha trovato riscontro in ambito scolastico e in altri luoghi e contesti  (  organizzazioni lavorative, carceri, centri di aggregazione giovanile, comunità di accoglienza per consumatori di sostanze,  laboratori di quartiere, gruppi informali, biblioteche, circoli letterari e di librerie). Può essere utilizzata a tutte le età e senza alcuna distinzione di censo, genere, orientamento politico.
La Philosophy for Children non si prefigge l’insegnamento della storia della filosofia e non va intesa come trasmissione di sapere, ma valorizza lo sviluppo di abilità di ragionamento, argomentazione e ricerca. Tale proposta rappresenta un modello di educazione al pensiero e, al tempo stesso, si mostra capace di ampliare le abilità sociali e consolidare la sfera emotiva, divenendo possibilità per la creazione di una comunità di ricerca.
La Dirigente, Eleonora Longo, apprezzando la valenza formativa di questa metodologia innovativa (che favorisce un ascolto attivo verso gli altri e nei confronti dei vari concetti che trovano espressione nel percorso dialogico; consolida il pensiero complesso (critico, caring, creativo); stimola la formulazione di problemi, domande, la costruzione di concetti come processo creativo e di ragionamento; valorizza l’esplorazione del linguaggio aprendolo allo spazio dialogico e argomentativo; favorisce un’etica della relazione e della conoscenza dell’altro; allena all’esercizio della democrazia, per la costruzione di una cittadinanza attiva) ha colto l’opportunità di realizzare un Progetto di Philosophy for Children nel proprio Istituto avvalendosi delle competenze in P4C di Giuseppe Scarciglia, Teacher/Facilitatore del CRIF (Centro di Ricerca per l’Indagine Filosofica).
Le sessioni di P4C vedono coinvolti alunni di classe terza della scuola secondaria di I grado di Galatina e Noha e  alunni di classe prima della scuola primaria di Galatina. È un’esperienza filosofica capace di suggerire alcuni significativi cambiamenti in ambito personale e scolastico: la classe diviene vera Comunità di Ricerca, con l’aiuto del facilitatore che anima,  crea, ricerca, offre spunti che possono stimolare o affinare le singole esperienze, le singole scelte, le singole idee . Ad essere protagonista è il Dialogo, un dialogo autentico che mette in moto il pensiero e fluidifica le idee date per scontate, trasforma  l’ovvio in problema, la risposta in domanda. L’adulto, l’insegnante, il facilitatore ha il compito di permettere il libero fluire del pensiero, senza imporre alla comunità/classe «sistemi perfettamente coerenti di idee […] ma coltiva fermenti cognitivi vivi, ossia pensieri che danno da pensare».
La Philosophy for Children utilizza alcuni pre-testi (letture, fiabe, poesie, quadri, film, canzoni) in funzione dell’età dei soggetti a cui si vuole proporre l’esperienza. Si tratta di pre-testi in forma dialogica, incentrati sul vissuto quotidiano e pensati per promuovere, nei bambini e nei ragazzi, abilità logico-argomentative.
Il facilitatore di Philosophy for Children, attraverso modalità direzionali , ma non direttive, stimola, accompagna e provoca la riflessione, garantendo a tutti i partecipanti della comunità di ricerca eguali possibilità di espressione.
Avvicinare l’infanzia e l’adolescenza alla filosofia è una delle possibili strade per ridare alla scuola l’opportunità di essere il campo di battaglia in cui viene a formarsi, nel presente, la società del futuro, alla filosofia il diritto di rivendicare un ruolo sociale significativo a cui sembra aver rinunciato, ai ragazzi la possibilità di ri-conoscere la propria identità fondamentale per scegliere consapevolmente e autonomamente il proprio percorso scolastico e personale.
Filosofare con i bambini e i ragazzi mette in crisi le chiacchiere del nostro mondo, fatto di schematismi mentali rigidi in cui le loro domande non trovano risposta. Le domande dei bambini, così come quelle dei filosofi, ci colgono senza risposte poiché quelle che davamo per scontate si rivelano del tutto inadeguate.
Scrive Lipman, «non è facile impedire ai bambini di pensare. In realtà i ricordi cui siamo profondamente legati, degli anni trascorsi a scuola rappresentano spesso momenti in cui abbiamo pensato con la nostra testa e certamente non grazie al sistema educativo, bensì suo malgrado».
L’ esperienza di Philosophy for Children nell’IC Polo 2 sta facendo maturare l’idea di proporre  anche agli adulti ( genitori, docenti, personale ATA)esperienze di pensiero condiviso attraverso la  Philosophy for Community, ossia una declinazione della P4C.

 

 

Venerdì, 22 Dicembre, 2017 - 00:06