Aereo civile perde il contatto radio. Intervengono due caccia da Gioia del Colle

Partenza immediata per una coppia di caccia dell'Aeronautica Militare per intercettare un velivolo civile che aveva perso le regolari comunicazioni radio con i controllori del traffico aereo durante il sorvolo dello spazio aereo italiano. E’ quanto accaduto oggi, intorno alle ore 14:45, quando due Eurofighter del 36° Stormo di Gioia del Colle, in prontezza per il servizio di sorveglianza dello spazio aereo nazionale, hanno effettuato il decollo su allarme - in gergo tecnico scramble – su ordine del CAOC (Combined Air Operation Center) di Torrejon (Spagna), ente NATO responsabile per la sorveglianza dei cieli nell'area, per intercettare e verificare la natura del problema di un Gulfstream della compagnia danese Execujet in volo da Farnborough a Kerkira (Grecia). Dopo pochi minuti dal decollo, i due intercettori hanno stabilito il contatto visivo con il velivolo civile, accertando che quest'ultimo non si trovasse in condizioni di emergenza.
Una volta ripristinate le comunicazioni, lo stesso ha continuato sulla rotta prestabilita, mentre i due caccia, cessato l'allarme, sono rientrati sulla base pugliese. La sorveglianza e la difesa dello spazio aereo nazionale è uno dei compiti primari dell’Aeronautica Militare, che viene assicurato 365 giorni all'anno, 24 ore su 24, attraverso un sistema di difesa integrato, fin dal tempo di pace, con quello degli altri paesi appartenenti alla NATO. Il servizio è garantito - per la parte sorveglianza, identificazione e controllo – dall'11° Gruppo D.A.M.I. di Poggio Renatico (FE) e dal 22° Gruppo Radar di Licola (NA), e, relativamente all'intervento in volo, dal 4° Stormo di Grosseto, dal 36° Stormo di Gioia del Colle (BA) e dal 37° Stormo di Trapani, tutti equipaggiati con velivoli caccia Eurofighter. A partire da gennaio 2017, l'Aeronautica Militare ha attivato inoltre una cellula di Eurofighter F-2000 presso il 51° Stormo di Istrana al fine di ottimizzare la copertura dello spazio aereo nazionale, in un'ottica di generale riduzione dei tempi di intervento e di tempestivo contrasto di eventuali minacce. Da marzo 2018, inoltre, nel sistema di difesa aerea sono stati integrati anche i velivoli F-35 del 32° Stormo di Amendola, che contribuiscono con specifiche capacità operative e tecnologia di ultima generazione alla difesa dei cieli italiani.

Sabato, 28 Luglio, 2018 - 00:03