"Ad oggi nessun allarme rosso nel sottosuolo di Cutrofiano"

L’accusa di essere stata apatica ed inerte sulla questione della pericolosità geomorfologica di alcune aree a Cutrofiano ben si attaglia alla attuale minoranza in Consiglio Comunale, sorda ed inerte quando aveva il governo del paese in mano e vogliosa di rimuovere il problema e di nasconderlo sotto la sabbia della propria irresponsabilità, per non vederlo, non appena l’ Autorità di Bacino con la perimetrazione di 800 ettari di territorio ha voluto porlo in evidenza.
Su tale tema, è ben noto a tutti, l’Amministrazione del Sindaco Oriele Rolli ha da subito acceso un faro con l’obiettivo di trasformare il vincolo dell’A.d.B. in una occasione per una conoscenza più puntuale dello stato di conservazione del sottosuolo interessato in passato dalle attività estrattive in ipogeo, dando priorità alle indagini relative a quella parte di centro abitato perimetrato dall’Autprità di Bacino.

Giovedi 9 gennaio il geologo Francesco Ligori, incaricato dall’Amministrazione Comunale ad effettuare tali indagini, prima di stilare la relazione finale e consegnarla formalmente all’Amministrazione Comunale ha illustrato ai componenti della Commissione urbanistica e LLPP i risultati di tali indagini e ha mostrato le immagini delle videoispezioni  effettuate nei due parcheggi di Via Brindisi e Via Otranto all’interno delle due cavità di cui si aveva già notizia.
Le indagini geofisiche e geognostiche sembrano escludere la presenza di altre cavità nel centro urbano indagato, mentre hanno evidenziato la presenza di gallerie che si dipartono, ad esempio,  proprio da quei vuoti ubicati nei due parcheggi di Via Brindisi e Via Otranto, dove relazioni geologiche precedenti avevano certificato la presenza di vuoti circoscritti o magari già riempiti con materiale ben addensato. La tenuta delle pareti comunque sembra buona, pertanto allo stato attuale delle informazioni non  esiste nessun pericolo rosso come da qualcuno è stato allarmisticamente paventato.
C’è tuttavia attenzione, tensione conoscitiva e vigilanza.
Di tali risultati, l’Amministrazione Comunale e il geologo Ligori hanno informato l’ A.d.B, che sta approfondendo le indagini per arrivare a definire direzione e lunghezza di tali gallerie, utilizzando una strumentazione all’avanguardia che viene sperimentata per la prima volta proprio a Cutrofiano senza oneri a carico del bilancio comunale.
Senza costi per il Comune
è anche l’inserimento diCutrofiano, insieme ai Comuni di Melpignano, Gallipoli e Canosa, in un progetto dell’A.d.B. per il monitoraggio delle cave B42 e B43, situate nell’area oggetto di indagine. Sarà effettuato un monitoraggio con l’inserimento di strumentazione anch’essa all’avanguardia e saranno prelevati campioni di materiale litostratigrafico, che saranno sottoposti ad esami di laboratorio per verificarne la resistenza e la tenuta alle condizioni ambientali della cava. Tali conclusioni permetteranno di fare anche ipotesi sulla tenuta o l’evoluzione anche di altre cave ipogee del territorio di Cutrofiano.
All’attenzione dell’Amministrazione e dell’A.d.B è anche un’altra cava, la B41 appena fuori dal centro abitatonei pressi della via per Casarano e non distante dalla B43, che ora funge da vasca di compensazione per le acque del canale Scacciato. L’obiettivo è capire gli effetti prodotti negli anni dall’ azione erosiva delle acque del Canale e in che modo si può favorire l’accesso degli speleologi in tutta sicurezza.
L’approccio, come è evidente, non è emotivo, ma è responsabile. Alla difesa del suolo a cercare fondi si va con la conoscenza chiara della situazione e con progetti di messa in sicurezza, che possono essere redatti quando il Comune acquisirà agli atti le relazioni dei tecnici che di questo si stanno occupando.
Il resto sono solo chiacchiere, rispetto alle quali si può anche nutrire legittimamente il dubbio di una volontà di speculazione.

Maria Rosaria Cesari (assessore Urbanistica e Ambiente del Comune di Cutrofiano)

Mercoledì, 22 Gennaio, 2014 - 00:02