"Abbraccia uno sconosciuto!"

Il 29 ottbre presso il DoubleTree Acaya Golf Resort, nei pressi della cittadina di Acaia, si è tenuto un incontro molto particolare organizzato dal gruppo Banca Mediolanum. L'ospite dell'evento era Patch Adams, il famoso medico statunitense che ha dedicato la sua vita al volontariato, lui è il padre della clownterapy. La sua figura è diventata celebre anche grazie a Hollywood che ha prodotto il film sulla sua vita nel quale Robin Williams veste i panni di Patch.
Prima di raccontare delle sue parole, della sua presenza influente sull'umore dei presenti, mi permetto di porre alcune premesse. Mai avrei immaginato di partecipare ad un evento organizzato da Mediolanum, ma, essendo io un clown, non potevo perdere l'occasione di incontrare uno degli uomini che più stimo. Con tutti i miei pregiudizi sono giunto a destinazione. La serata è stata inaugurata da due uomini di Banca Mediolanum: il primo era un family banker, il secondo l'addetto all'etica di Mediolanum. I due signori in giacca e cravatta hanno riassunto il lavoro della loro banca, ricordando anche la presenza della loro ONLUS. I miei iniziali dubbi erano stati confermati e ancora una volta mi sono trovato di fronte ad una pseudo sponsorizzazione di una banca tramite il volontariato. Da volontario clown mi sono sentito terribilmente offeso. Finalmente, dopo quasi tre quarti d'ora, ecco Patch Adams avvolto dai suoi quotidiani vestiti: Una camicia fucsia a fiori, una cravatta dal colore chiaro e uno stravagante pantalone molto largo. I suoi lunghi capelli erano per metà bianchi e per metà dipinti d'azzurro, legati in una coda. Di fronte a lui circa mille persone che, al suo ingresso, istintivamente si sono alzati in piedi: una magnifica standing ovation per l'uomo piu pazzo (come lui stesso si definisce) e amorevole del mondo. Quale miglior gesto per iniziare la serata. Patch Adams è un uomo stravagante, reduce di un'adolescenza come tante, non era molto abile nel socializzare ed era spesso vittima dei bulli a causa della sua magra corporatura. Fin da ragazzo ripudiò qualsiesi gesto violento e pensò ad una futura professione che potesse aiutare i più deboli, si iscrisse alla facoltà di medicina e divenne medico. Con alcuni amici colleghi, pazzi tanto quanto lui, aprì un ospedale alternativo. Era un appartamento composto da sette camere da letto e ospitavano ogni giorno dalle cinquanta alle settanta persone in modo totalmente gratuito. <<Avevamo la casa piena di persone pazze ed io amavo ciò>>, queste le sue parole. Abolirono fin da subito gli psicofarmaci, e, con uno spirito profondamente anticapitalista, non vedevano di buon occhio le case farmaceutiche. Ben presto ebbe inizio la sua carriera da clown. Patch organizzava, ed organizza tuttora, delle "spedizioni clown" nelle zone disastrate dalla guerra e dalle calamità naturali, negli orfanotrofi e negli ospedali di tutto il mondo. Giunse fino a Cuba per far visita ad un'anziana donna in fin di vita, non dimentichiamo che Cuba chiudeva le porte agli americani e <<questo era un motivo in più per andarci>>, ha detto. Patch Adams ha spirito critico nei confronti della sua nazione <<da sempre portatrice di guerre>>. Ciò che colpisce di lui è la sua spontaneità, la sua voglia di vivere, il suo senso di libertà. E ancora la trasparenza del suo animo, la sua umiltà, la capacità di far riflettere, di illuminare le coscienze e di far commuovere. Il suo essere felice si nutre di emozioni, delle piccole cose che troppo spesso si trascurano, non si ha più tempo per essere tristi. <<La depressione non è una malattia, è solo un sintomo della solitudine, ma nessuno è davvero triste se si ha anche solo un amico nel cuore>> : le sue lucide parole non lasciano spazio ai dubbi. Nonostante la sua età (settant'anni) è in viaggio 365 giorni all'anno da una parte all'altra del mondo e sembra sia inarrestabile. Risponde a tutta la corrispondenza, ma esclusivamente a quella cartacea poichè non ha mai imparato ad utilizzare il computer e non ha mai effettuato l'accesso al sito internet a lui dedicato (www.patchadams.org). Le sue idee, il suo pensiero, il suo modo di essere è una pallottola nel fianco del finto perbenismo.
Di una cosa mi rammarico. Intorno a me erano presenti persone ben vestite ma con lo sguardo fisso sul loro smartphone, dimostravano un completo disinteresse per l'argomento e per la persona. Un'intera famiglia ha lasciato la sala a causa dell'invito di Patch ad abbracciare uno sconosciuto, ciò mi ha turbato non solo per chi era presente lì, ma anche e soprattutto per chi, come i miei amici clown, non ha potuto partecipare all'evento, causa l'esaurimento dei posti disponibili.
In ogni caso un'esperienza unica ed un'emozione enorme. Un urlo nel silenzio che chiede all'umanità di amarsi.

 

Martedì, 3 Novembre, 2015 - 00:04