"Abbaiano alla luna con una trave nell'occhio"

Il Sindaco ribatte punto per punto alle accuse delle opposizioni "affette da ipoacusia bilaterale". "I risultati elettorali certificano la bontà della nostra amministrazione"

Galatina - La liturgia è salva. Come le poste di un rosario programmato le opposizioni hanno recitato contrite il loro atto di dolore per la Città, dopo essersi svegliate da un coma profondo in cui erano cadute da tempo immemorabile. Si sono svegliate di soprassalto e confuse tra sogno e realtà hanno disegnato i mali della nostra Città come se questi fossero il frutto di ventiquattro mesi di governo e non il risultato di scelte datate, risalenti anche e sopratutto a loro precise responsabilità politiche quando sono state, ognuno per la parte che le compete, alla guida del Comune di Galatina.
Non sono io che taccio. Sono loro ad essere diventate sorde. Una ipoacusia bilaterale che le fa sentire quando vogliono, non quando dovrebbero o avrebbero dovuto. Perché se fossero state attente ad ascoltare le esigenze dei cittadini non si sarebbero ridotte allo stato in cui sono: voci isolate nel deserto senza consenso alcuno e senza uno straccio di progettualità per una Città che avevano ridotto, nella più totale sciatteria, a colonia di Maglie, Lecce o Muro Leccese.
Una Città che aveva perso la sua identità culturale, cenerentola oramai nel panorama politico salentino, che nella migliore della ipotesi si proponeva con la sagra della ricotta "uschiante".
Da qui partiamo, non da altro: da continue diatribe politiche che non hanno permesso alla Città di avere una classe politica adeguata, governata da cartelli elettorali rissosi, più che da coalizioni omogenee e di programma. Tutto era fermo, dalle cose più semplici a quelle più complesse, problemi coperti da una patina di polvere culturale e amministrativa.
Il premio “Città di Galatina” fermo da anni, così pure quello “Achille Fedele”, per fare gli esempi più semplici: questo a dimostrazione dell'amore verso la Città nutrito dalle precedenti amministrazioni.
Riprendo le parole di Carlo Gervasi (dal quale mi divide tutto tranne l'amicizia) da lui pronunciate quando qualcuno ha cercato di farlo decadere per presunte assenze ingiustificate dal Consiglio Comunale: "meno male che non ha vinto una certa minoranza che non sarebbe stata degna neppure di sedere negli ultimi banchi della scuola per amministrare la Città". Ha usato in verità parole più dure, ma ve ne risparmio l'originale: incapace di tenere unita l'opposizione, il sedicente cartello delle civiche, immaginiamo se fosse stato maggioranza di governo!
Sento parlare della Fiera Campionaria: la prima eredità ricevuta dall'Amministrazione Coluccia è stata proprio questa. La prima convocazione della società, avvenuta due giorni dopo la mia proclamazione a Sindaco recitava così: nomina Liquidatore della società. Dalla nomina, il Liquidatore è stato il dominus della situazione compresa la stipula del contratto di affitto di azienda.
Forse per questa nomina il consigliere Pepe e il segretario di FI Sabato dovrebbero chiedere spiegazioni non a me, ma al Presidente della Provincia, politicamente a loro più vicino. Il Comune in tempi non sospetti ha fatto la sua parte chiedendo al Liquidatore la restituzione degli immobili di sua proprietà, il cui contratto di comodato aveva durata di ulteriori sette anni. Al diniego il Comune, in quel momento, non ha ritenuto di iniziare un contenzioso legale per i tempi lunghi che ne sarebbero derivati.
E per rispondere al consigliere Amante che afferma che l'esecutivo vive i Consigli Comunali come un'inutile perdita di tempo, sottolineo che proprio questa Amministrazione ha portato l'argomento in Consiglio (pur potendo adottare provvedimenti di Giunta), al fine di far dettare allo stesso gli indirizzi amministrativi che avrebbero reso possibile l'ulteriore concessione in comodato d'uso del Quartiere Fieristico richiesto dalla società a delle precise garanzie quali un piano di ristrutturazione del debito e un computo metrico relativo alla ristrutturazione dell'immobile.
Fino a questo momento non avendo avuto garanzie l'Amministrazione non ha attivato ulteriori proroghe, anzi alla luce di quello che è avvenuto negli ultimi giorni, quali la mancata organizzazione della Fiera Campionaria, si adotteranno i provvedimenti conseguenziali.
Anche la CSA è tra le eredità ricevute. Voglio dire che la CSA è l'obbrobrio giuridico creato storicamente dal centro-destra, con le sue poste di contenzioso dare/avere relative alla TIA, integrazione PEF, crediti non incassati. Sarebbe utile se qualcuno ci parlasse dei numerosi incarichi legali dati durante la gestione del centro destra relativi al recupero crediti. Che ne dicono i consiglieri dell'opposizione? Abbiamo ritenuto di aprire un accertamento giuridico al fine di dipanare una matassa complessa perchè le responsabilità di ciascuno vengano alla luce.
Anche il Commissariamento dell'ARO è una tempesta in un bicchiere d'acqua. La Regione ha inteso sostituirsi all'Ufficio del Comune che è organo tecnico dell'Aro e mira a nominare il RUP che deve garantire l'espletamento della gara. Nessun danno è stato provocato alla Città, che oltretutto, avendo da tempo iniziata la differenziata spinta, sarà esonerata dall'ecotassa.
Invece nonostante i grossi macigni ereditati, l'Amministrazione non solo ha programmato, ma anche realizzato importanti opere che hanno inciso e incideranno non poco nella qualità di vita dei cittadini, sia nel centro storico, che nella periferia. Ha intercettato fondi regionali ed europei per circa € 4.500.000 così suddivisi: € 800.000 per la ristrutturazione del Cavallino Bianco, € 800.000 per la fognatura bianca nel Rione Italia, € 1.600.000 per la rigenerazione urbana del centro storico, € 500.000 per l'adeguamento del Museo Cavoti, € 400.000 per la scuola media di Noha e la riqualificazione di 33 case popolari. Grazie a detti finanziamenti annosi problemi sono stati portati a soluzione: tra i più importanti l'allagamento del Rione Italia, i cui lavori sono stati quasi ultimati.
E' in corso la ristrutturazione del Cavallino Bianco, un pezzo della memoria storica della Città che fra non molto sarà fruibile da tutti i cittadini. Non si capisce che cosa intenda dire il segretario FI Sabato quando chiede che tipo di lavori si stanno eseguendo. Se fosse stato più attento (lo abbiamo detto decine di volte), saprebbe che è in corso di restauro il primo lotto funzionale. Significa che l'immobile ad opera terminata può essere fruibile, in attesa di completare il foyer. Proprio in virtù di questo, è stata approntata una stagione teatrale di respiro nazionale affinché la stessa stagione potesse traghettare l'anno prossimo dal Tartaro al Cavallino Bianco. Tutto questo mentre lo Stato centrale tagliava i fondi di trasferimento di ben € 2.500.000.
Nonostante tutti i gravi problemi ereditati, abbiamo costruito una squadra responsabile e con una cultura di governo che ha saputo interpretare il suo ruolo raggiungendo importanti obiettivi utili per la crescita della Città.
Ieri l'inserto “Living” del Corriere della Sera dedicava molte pagine a Galatina esaltandone la storia, la tradizione, la gastronomia. Non è un puro caso, ma è la costruzione silenziosa e costante di un progetto di marketing territoriale che vuole esaltare a livello regionale e nazionale l'immagine e la vocazione turistico-culturale di Galatina. E' la migliore risposta alle sterili critiche dell'opposizione. Per concludere io penso che gli ultimi risultati elettorali pur conseguiti sull'onda lunga di Renzi hanno certificato la bontà dell'azione amministrativa. I cittadini sanno scegliere tra chi ha una cultura di governo e chi abbaia alla luna. Mi verrebbe di concludere con un detto evangelico: prima di guardare la pagliuzza nell'occhio degli altri ognuno guardi la trave nel proprio.
Continueremo a governare secondo i criteri della trasparenza e del bene comune sino a quando i cittadini ci daranno la loro fiducia: sono loro i nostri Giudici e solo a loro risponderemo.

Giovedì, 3 Luglio, 2014 - 00:07