"70 volte 7", i detenuti con la Caritas accanto agli ultimi

“70volte7”: si chiama così il progetto siglato questa mattina dall’Arcivescovo di Lecce e Presidente della Caritas Diocesana, Domenico Umberto D’Ambrosio, il Direttore della Casa Circondariale di Lecce,  Antonio Fullone,  il Presidente della Fondazione Madonna di Roca, don Elvino De Magistris, il Direttore dell’Ufficio Esecuzione Penale Esterna di Lecce, Patrizia Calabrese, il Presidente di Sorveglianza di Lecce, Silvia Maria Dominioni. Presenti all’incontro anche il Direttore della Caritas Diocesana, don Attilio Mesagne, il cappellano don Sandro D’Elia e numerosi collaboratori delle diverse Istituzioni coinvolte.
Tra gli obiettivi del progetto c’è l’inserimento socio-lavorativo di un gruppo di detenuti che si metteranno a disposizione dei più bisognosi nell’ambito dei progetti caritativi e sociali della Caritas Diocesana e della Fondazione Madonna di Roca. In particolare saranno garantiti formazione, accoglienza e accompagnamento dei detenuti, favorendo il percorso rieducativo a favore degli ultimi.
A regime, dopo un periodo sperimentale, “70volte7” prevede la progettazione esecutiva (tramite una prima esperienza pilota), l’avvio e conseguente gestione di un “Centro Sociale Rieducativo per detenuti” costituito ai sensi dell’art 45, comma 6, della L.R. n.19 del 10.7.2006; dunque detenuti definitivi “a cui venga consentito di trascorrere parte del giorno fuori dall’Istituto di pena, per partecipare ad attività lavorative, istruttive e comunque utili al reinserimento sociale”.
Il Centro si propone, in particolare, di realizzare un percorso per i detenuti inspirato ai principi della valenza rieducativa e di promozione sociale del volontariato, rielaborazione dei vissuti personali al fine di costruire nuovi percorsi valoriali, promozione della crescita culturale, sviluppo del senso e della cultura della legalità, accompagnamento/assistenza delle famiglie e delle corrette dinamiche interne.

Giovedì, 13 Febbraio, 2014 - 00:03

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