“Viviamo in un incantesimo”

Oggi in piazzetta Orsini il film di Giuliano Capani su Vittorio Bodini

“L’estate della cuccuvàscia – ritrovarsi a Galatina”, mercoledì 13 agosto, propone “Viviamo in un incantesimo”, film-omaggio a Vittorio Bodini del regista Giuliano Capani. Voce di Antonio Minelli. L'appuntamento è alle ore 21:00, in Piazzetta Orsini a Galatina. Giuliano Capani ha deciso di dedicare al poeta barese Vittorio Bodini, uno dei maggiori interpreti e traduttori italiani della letteratura spagnola del Novecento, il docu-film 'Viviamo in un incantesimo', un omaggio presentato in anteprima nazionale alla 15esima edizione del Festival del Cinema Europeo di Lecce nella sezione “Cinema & Realtà”.
Allo scrittore, Capani, rende il giusto tributo portando sullo schermo a più di quarant’anni dalla scomparsa un esempio di cinema ibrido che mescola pixel, suoni, parole e musiche senza alcuna soluzione di continuità. Il risultato è un puzzle audiovisivo assolutamente eterogeneo che offre allo spettatore una serie di quadri che restituiscono la misura della produzione letteraria di Bodini. “Il film è stato realizzato in occasione del centenario della nascita del poeta che ha cantato, forse più di altri, il Sud come luogo dell’animo –  spiega il regista Capani”. Il tutto passa attraverso forme e linguaggi diversi, tenuti insieme dal potere evocativo dei versi di alcuni suoi celebri componimenti poetici, accompagnati da musica e da immagini avvolgenti di forte impatto emotivo. Venticinque minuti di visioni, per poi addentrarsi nella poesia e nei luoghi cantati dal poeta: le campagne salentine nei tramonti di fuoco a all’imbrunire, gli ulivi secolari, le case imbiancate di calce, la pietra lavorata come ricami nelle facciate delle chiese.
“Ho voluto così rievocare il mondo bodiniano, ripercorrere la sua opera, il suo essere nella società del tempo come una “Vedetta mediterranea” che interpreta e denuncia l’atavica condizione del “Sud del Sud dei Santi” conclude il regista.

Giuliano Capani, vive a Lecce. Nel 1974, dopo un’esperienza teatrale con Eugenio Barba nel Salento, si dedica al cinema e alla televisione. E’ tra i fondatori della prima emittente privata a Lecce: TeleLecce. Successivamente lavora per un breve periodo in RAI Tre e poi si dedica al cinema documentario producendo numerosi film come ad esempio “Un ritmo per l’anima”, rivisitazione del fenomeno del tarantismo. Dal 1997 è docente a contratto presso l’Università di Lecce dove insegna Storia e Critica del cinema e Laboratorio audiovisivo. Ha pubblicato numerosi saggi didattici tra cui: Materiali di storia del cinema: Le origini, Per una storia del documentario e una schedatura della “Rivista internazionale del cinema educatore”. E’ anche membro dell’AICS, Associazione Italiana Cinema Scientifico.   

Mercoledì, 13 Agosto, 2014 - 00:04