“VITAE_innovazioni per lo sviluppo agricolo”

Un ciclo d’incontri formativi gratuito ideato dall’associazione R.E.T.A.G.G.I. (Rinascita Evolutiva Guidata dai Giovani e dagli Innovatori) e dalla Masseria Sociale Protocaos

A Galatone si parlerà di innovazione, agricoltura, sviluppo e molto altro all’interno del laboratorio “VITAE_innovazioni per lo sviluppo agricolo”, il ciclo d’incontri formativi gratuito ideato dall’associazione R.E.T.A.G.G.I. (Rinascita Evolutiva Guidata dai Giovani e dagli Innovatori) e dalla Masseria Sociale Protocaos con il contributo dell'iniziativa Laboratori dal Basso, promossa e gestita da Arti e Bollenti Spiriti e azione della Regione Puglia cofinanziata dalla UE attraverso il PON FSE 2007-2013.
L’associazione R.E.T.A.G.G.I., nata per valorizzare il territorio attraverso una serie di attività mirate che coinvolgono diversi attori e orientate alla cultura del “saper fare”, ha pensato questo laboratorio con l’obiettivo di contribuire alla creazione di una nuova figura di imprenditore agricolo, più agile, moderna e professionale. Nelle diverse sessioni del laboratorio, infatti, si intrecciano momenti di valorizzazione del “saper fare” pratico, in ambito produttivo, con momenti prevalentemente teorici, incentrati sulle competenze manageriali.
Il laboratorio ha un calendario fitto di interventi che saranno tenuti dai maggiori esperti che l’associazione Retaggi, in collaborazione con la Masseria Protocaos, hanno individuato nel panorama nazionale e internazionale, appartenenti al mondo accademico e a quello trasversale del Lifelong Learning.
L’intero ciclo d’incontri sarà ospitato presso la masseria sociale PROTOCAOS, il progetto di innovazione sociale in area rurale che è stato cofinanziato dal GAL Serre Salentine nell’ambito della diversificazione in attività non agricole.
Si parte il 16 gennaio 2015 con l’ intervento di Michele De Palma (Agriplan) che darà l’avvio al laboratorio trattando il tema di “Marchi e certificazioni come strumento di promozione dell’azienda agricola innovativa”.
Nella giornata successiva, sabato 17 gennaio 2015, il laboratorio riprenderà con due interventi legati alla riscoperta delle colture tradizionali: nella mattinata Rita Accogli presenterà il progetto SaveGraInPuglia e le tecniche colturali delle antiche varietà di leguminose. Nel pomeriggio, prosegue Pasquale Venerito, ricercatore responsabile dello studio sull’albicocca di Galatone nell’ambito del progetto Biodiverso della Regione Puglia, il quale illustrerà i risultati raggiunti.
Il 23 gennaio 2015 si tornerà a trattare il tema dell’abicocco, legato alle prospettive di coltivazione dell’albicocca di Galatone, varietà riconosciuta come Prodotto Agricolo Tradizionale (PAT) a livello regionale; la dott.ssa Alessandra Gallotta, imprenditrice nel settore della frutticoltura e ricercatrice dell’Università di Bari, affronterà la gestione agronomica e del post raccolta di questo frutto.
Nel pomeriggio Enzo Mescalchin, che rappresenta la prestigiosa fondazione Edmun Mach, tratterà il monitoraggio della biodiversità aziendale e i suoi metodi di valutazione.
Il secondo week-end di laboratorio proseguirà nella mattinata del 24 gennaio 2015 con l’intervento di Giorgio Pannelli, esperto accademico di olivicoltura e in particolare di potatura a vaso policonico. In un periodo così critico per l’olivicoltura pugliese, che pone sul piatto della bilancia l’opportunità di rilanciare il settore produttivo e la necessità di tutelare il paesaggio degli olivi secolari, imparare un metodo di potatura che ottimizzi la produzione e allo stesso tempo segua le necessità della pianta può essere un importante fattore di cambiamento per gli agricoltori locali.
La giornata del 24 proseguirà con una diretta dalla Spagna con Nicola Cerantola, esperto internazionale di Business Model Canvas, il quale guiderà un approfondimento su modelli di business innovativi ed ecologici.giornata sarà dedicata alla vite e porterà a Galatone un rappresentante del gruppo di potatori ormai di fama internazionale: “Preparatori d’uva”. Si tratta di un team di 20 potatori che cura i vigneti più antichi d’Europa e quelli più innovativi della Nuova Zelanda; questo gruppo di esperti ha recentemente pubblicato un libro che racconta il metodo di potatura della vite Simonit&Sirch, un metodo conservativo che protegge il vigneto dal passare del tempo e garantisce ottimi risultati produttivi. La giornata si chiuderà presso l’Azienda Agricola Bonsegna (Nardò) che ha offerto i suoi vigneti per la parte pratica del seminario.
Il laboratorio nasce dalla necessità di fornire prospettive innovative all’agricoltura locale, presentando agli imprenditori del domani i possibili sbocchi occupazionali e di sviluppo territoriale.
È per questo che si rivolge a imprenditori agricoli e gli aspiranti tali,  quelli che sognano un ritorno alla terra e credono che l’agricoltura sia una strada per ripartire e chi  pensa che fare agricoltura vuol dire tutelare il territorio.

Mercoledì, 14 Gennaio, 2015 - 00:06